Ospite del Club, con il presidente Gabriella Ceneri, il segretario Mario Laureati e i soci accompagnati dalle signore, infatti, il dottor Antonio Lera, medico abruzzese nativo di L'Aquila e residente a Giulianova, neurologo e psicoterapeuta di chiara fama ma anche apprezzatissimo poeta e scrittore, che, con l'occasione, ha presentato l'ultimo volume dato alle stampe. "Agape", per l'appunto.

Una raccolta di liriche suggestive, edita da "Canalini e Santoni editori" con nota di Mario Pazzaglia, tra le quali una dedicata proprio a San Benedetto del Tronto, città cui il dottor Lera si dichiara particolarmente affezionato.

Si è trattato, in qualche modo, di un'anteprima straordinaria, dal momento che la presentazione ufficiale è prevista per domenica prossima, 31 maggio, alle ore 18,00, presso la libreria "La Rinascita" di Ascoli Piceno, e, a ricordo dell'eccezionale serata, a tutti i partecipanti sono stati offerti, in omaggio, volumi con dedica autografa dell'autore. Volumi di "Agape", naturalmente, impreziositi, ognuno, da un cd recitato dallo stesso autore. Ma anche volumi relativi alle precedenti pubblicazioni brani dei quali sono stati presentati nel corso dell'appuntamento.

E poi, naturalmente, si è accennato alla raccolta su cui il medico- poeta sta ancora lavorando e che sarà pubblicata tra qualche tempo. "Asado", per la precisione. Titolo tratto da un tipo di pietanza argentina a base di carne ad indicare la convivialità e l'amicizia quali fili conduttori dell'opera, come, del resto, di tutte le opere dello stesso autore in cui, a "farla da padroni", sono sempre e comunque i sentimenti.

In "Asado", poi, rispetto alle raccolte precedenti, in più, emergerà, con il brano "L'Aquila bella mia", scritto nell'immediatezza del terremoto, il sentimento di chi vive le ferite della propria terra ferita. In una serata dedicata alla poesia e all'amicizia, però, non potrevano nemmeno mancare alcuni tra i più aprezzati poeti locali. Così, tra i partecipanti, anche la professoressa Silvana Guidi Massi, già vincitrice di numerosi concorsi di poesia, una cui lirica, "Dirò addio", è stata recitata da Alceo Spinozzi.

Quest'ultimo, oltre ad aver simpaticamente presentato la serata, la ha anche conclusa recitando due esilaranti ed applaudittisime poesie in vernacolo sambenedettese di cui egli stesso è l'autore.