Dal sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio riceviamo e pubblichiamo 

Sono trascorsi già quattro anni dallo storico 19 maggio 2004, in cui la Provincia di Fermo è tornata ad essere una realtà per tutti i cittadini di questo territorio.

E' stato il risultato di un lungo percorso, condiviso nei suoi momenti anche più difficili, con le istituzioni pubbliche e private del territorio, con tutti i soggetti che, in maniera diversa, hanno contribuito a rendere possibile il raggiungimento di questo obiettivo.

Il Fermano è una realtà con un'identità ben definita, non soltanto oggi, ma già nel corso dei secoli. La storia fin dal periodo classico ha attribuito alla città di Fermo ed al suo territorio un ruolo strategico: una colonia fedele a Roma, posta al centro di un territorio ricco, fiorente per i suoi commerci fluviali e marittimi.

Nel Medioevo con la laboriosità dei Benedettini, dei monasteri e delle pievi ricompresi nel presidato farfense di S. Vittoria in Matenano, disseminate  nell'intero territorio fermano, come ancora oggi testimoniano le tante chiese visibili di stile romanico e gotico non soltanto nel centro storico della città di Fermo, ma in tutto il territorio fermano, si ravvisano le antiche radici di una tradizione culturale importante e di un'economia fiorente che ancora oggi connotano questa Provincia.

Il Fermano non è soltanto il luogo dove collocare uno dei distretti calzaturieri più importanti a livello internazionale e la capitale mondiale della manifattura del cappello, non è soltanto un itinerario con eventi di eccellenza regionale e nazionale per il turismo enogastronomico e il luogo in cui il "museo diffuso" trova una delle maggiori espressioni sul piano regionale. E' tutto questo, ma anche molto di più. Il riconoscimento della Provincia di Fermo, in quel 19 maggio 2004, lo testimonia, come un punto fermo nella storia che si ricongiunge finalmente al passato, eliminandone i segni di rottura.  

Il presente della Provincia di Fermo è una realtà forte tanto che la Regione Marche, ne riconosce e sottolinea il ruolo di quinto capoluogo di Provincia, con una scelta significativa: la Giornata delle Marche, nella sua edizione 2008, trova a Fermo la sede delle sue celebrazioni ufficiali che culmineranno il 10 dicembre prossimo, alla presenza delle massime autorità regionali, presso il Teatro dell'Aquila.

Significativa anche la scelta dello slogan di questa edizione della Giornata delle Marche: "Anziani protagonisti da sempre". Quasi ad identificare a Fermo e nel Fermano quella particolare attenzione per la memoria storica, per quel patrimonio di tradizioni culturali, fatto di racconti, antichi mestieri, riti religiosi e popolari delle nostre campagne, segno di una storia, ma soprattutto di una spiritualità sacra e profana, di un immaginario collettivo che si tramanda attraverso le generazioni, come una ricchezza invisibile, quasi inconscia, ma di inestimabile valore.

Singolare coincidenza tra due eventi che vedono Fermo ed il Fermano protagonisti: la Giornata delle Marche e la Giornata mondiale della gioventù a Sidney che il prossimo luglio vedranno le autorità locali fermane ed i pellegrini dell'Arcidiocesi di Fermo, ricoprire un ruolo importante nel programma delle giornate dal 16 al 27  luglio prossimo.

La comunità locale fermana e quella che da anni vive nel continente australiano si ricongiungeranno nel segno dell'appartenenza alle istituzioni, ad una stessa professione di fede, ma anche di un territorio e di una storia culturale condivisa come quella fermana.

L'augurio che rivolgo a tutti i cittadini di Fermo e della nuova Provincia è di "vivere" questo territorio nella sua pienezza e nello spirito di una collaborazione e di un senso civico che è garanzia per una crescita autentica della nuova Provincia, ma soprattutto di tutti i suoi abitanti.