Mister iniziamo dalla fine: come valuta l’episodio del rigore non concesso dal signor Zanichelli di Genova su Morini allo scadere della gara?
Non ci sono dubbi: rigore netto. Morini aveva saltato il difensore con un gioco di gambe ed è stato steso all’interno dell’area di rigore. L’episodio è solare. C’è rammarico perché il ragazzo mi ha confidato che il fallo era nettissimo e, siccome conosco bene Emanuele e so che non racconta bugie, ho invitato l’arbitro a riguardarsi bene la partita e a meditare sulla sua decisione di far proseguire il gioco. Oltretutto, nel caso Morini fosse stato davvero autore di una simulazione, il direttore di gara avrebbe dovuto ammonirlo, cosa che non è avvenuta, a dispetto di un primo tempo nel quale, invece, non ha esitato ad estrarre per ben tre volte il cartellino giallo nei confronti dei miei giocatori, condizionando non poco le nostre scelte tecnico-tecniche e le situazioni di gioco.

Nella conferenza stampa di presentazione dell’incontro odierno, aveva dichiarato che si aspettava un Potenza chiuso e pertanto aveva manifestato la chiara intenzione di mettere in campo una squadra che “facesse” la partita e che assumesse fin dai primi minuti le redini del gioco. E così è stato. E’ soddisfatto della prova dei suoi?
Abbiamo giocato bene, specialmente in fase difensiva, annullando completamente gli avanti avversari. Il Potenza è venuto a San Benedetto con il chiaro intento di portare via un punto che le avrebbe permesso di continuare il cammino verso la salvezza: hanno disputato una gara attendistica, aspettando che nel finale di partita ci allungassimo in campo e così è successo. Negli ultimi minuti non riuscivamo più ad accorciare con i centrocampisti lasciando campo e ampi spazi ai nostri avversari. Non siamo stati aggressivi, incisivi e brillanti come nelle occasioni precedenti: probabilmente è mancato quel pizzico di precisione sottoporta e nell’ultimo passaggio, ma non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi. Nel finale ho inserito anche Alfageme correndo il rischio delle tre punte per riuscire a scardinare la difesa ospite, ma non ci siamo riusciti. Nel complesso sono soddisfatto per questo pareggio, anche perchè c’è da considerare anche il valore dell’avversario, il cambio di temperatura, la tensione, tutti fattori non di poco conto. Certo, avevamo la possibilità con una vittoria di chiudere definitivamente il discorso salvezza e purtroppo non ci siamo riusciti, ma questo non pregiudica nulla. Domenica prossima andremo a Massa a giocarci il campionato consapevoli che i nostri avversari giocheranno la partita della vita, ma anche del fatto che noi abbiamo un piccolo vantaggio di punti da amministrare che ci consentirà una maggiore tranquillità nelle giocate.

A proposito di Massa, immaginiamo che sentirà particolarmente questa partita, dal momento che è la sua città natale.
E’ vero, sono nato a Massa, ma non mi sento massese perché alla tenerissima età di otto mesi mi sono trasferito. Già ho disputato un altro incontro in quella città e l’ho vinto, speriamo sia di buon auspicio.

Ancora una volta la Samb deve fare i conti con tante, forse troppe ammonizioni. Secondo lei la sua squadra pecca un po’ di nervosismo?
Le ammonizioni fanno parte del gioco: quella comminata a Ferrini la ritengo giusta, poi le altre sono state dovute ad episodi, come quella per fallo di mano per un falso ribalzo del pallone. Domenica purtroppo non potremo contare sull’apporto di Cia che verrà squalificato; tuttavia disponiamo di una rosa ampia e dunque abbiamo diverse possibilità di scelta. Preferisco uscire con tante ammonizioni ma con i punti che viceversa.

Mister la Samb oggi sulla fascia sinistra è stata particolarmente propositiva. E’ d’accordo?
In quella corsia ho scelto Vicentini perché con giocatori come Ferrini e Morini, il quale predilige avere la palla incontro, potevamo andare in sovrapposizione sia con Ferrini che con lo stesso Vicentini, che ha dato un apporto notevole in fase di costruzione e di spinta. Dall’altra parte, Cia è stato propositivo, sfruttando anche gli inserimenti di Giorgino. Ripeto, ci è mancata un po’ di aggressività in mezzo al campo: abbiamo provato a giocare anche con i due centrocampisti centrali, spostando Visone, con Morini tra le due linee, però Palladini si abbassava troppo e di conseguenza eravamo un pochino lunghi in campo.

Curiale ha avuto una settimana difficile nella quale ha accusato diversi problemi fisici: oggi non è stato il solito implacabile uomo d’area.
Il ragazzo era reduce da un leggero affaticamento, ma non potevamo permetterci di tenere fuori un giocatore che ha realizzato otto reti e che nelle ultime gare aveva fatto la differenza: valeva la pena rischiarlo. Se avessimo vinto questa partita, saremmo stati fuori dalla zona calda e poi avrebbe potuto tranquillamente riposare. E’ uscito dal campo un po’ affaticato, ma quando un giocatore dà tutto per la maglia sono comunque contento.

Qual è la situazione degli infortunati?
Ferrini ha preso una brutta botta, ha un po’ di fastidio all’adduttore perché nel cadere ha messo male una gamba; Servi è stato accompagnato in ospedale per eseguire un accertamento a causa della testata ricevuta, ma i medici mi hanno riferito che era cosciente e pertanto le sue condizioni non destano particolare preoccupazione.