"Il grande gioco dello Scoutismo - Il segreto di un successo"
Ascoli Piceno | Domenica scorsa, ad Ascoli, presso l'auditorium del Polo Culturale S. Agostino, gremito all'inverosimile, si è tenuta la conferenza sul tema Scoutismo. Relatore principale l' Ambasciatore Mario Sica.
Domenica scorsa, ad Ascoli, presso l'auditorium del Polo Culturale S. Agostino, gremito all'inverosimile, si è tenuta la conferenza sul tema: "Il grande gioco dello Scoutismo - Il segreto di un successo"; relatore l' Ambasciatore Mario Sica. L'incontro, organizzato dai gruppi Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e dalla Comunità Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) di Ascoli Piceno, si è tenuto a conclusione della mostra allestita in occasione della celebrazione del centenario dello scoutismo mondiale, fondato da Robert Baden Powell.
I lavori del convegno sono stati introdotti dai responsabili di "Zona" Roberta Felicetti e Pietro Bisonni. Il vescovo diocesano Silvano Montevecchi ha ricordato che: "in questi cento anni, anche nella Diocesi di Ascoli molti giovani hanno vissuto l'esperienza scout diventando bravi cittadini e buoni cristiani. In questi anni, inoltre, l'Associazione scout ha saputo guadagnarsi solidi consensi ed apprezzamenti in tutto il mondo". Il Presidente della Provincia Massimo Rossi ha evidenziato che: "nello scoutismo ritengo ci sia veramente una risorsa per la società in cui viviamo. Vedo che il suo contributo lo ritroviamo nella nostra comunità nei segni indelebili che lascia in tutti quelli che vivono quest'esperienza, perché lo scoutismo educa alla solidarietà, all'amore ed al rispetto dell'ambiente che ci circonda".
Il Sindaco Piero Celani, in conformità ad una sua riflessione, ha precisato che: " la missione fondamentale dello scoutismo è quella dell'educazione, con il ragazzo al centro dell'interesse per essere aiutato a crescere. Ritengo, in conformità a quanto ho visto in questi anni, che uno degli sforzi più importanti che il movimento scout sta facendo è quello di educare a stare insieme. Noi tutti e la società civile in genere, pertanto, dovremmo essere grati per quest'opera meritoria svolta dai Capi scout, considerato che l'attuale società sta diventando sempre più individuale con persone che fanno fatica a rapportarsi tra loro". Di particolare interesse la relazione di Mario Sica che è riuscita a polarizzare l'attenzione dei presenti. "Ho ancora pieno il cuore e gli occhi del meraviglioso spettacolo del Jamboree (raduno mondiale scout) - ha esordito il relatore Mario Sica - che ha suscitato in me un sentimento, molto umano, d'orgoglio nell'appartenere a questo Movimento, il più grande a livello mondiale e l'unico in grado di radunare giovani di 170 paesi diversi e portarli insieme, sulla base di una comunanza di valori ed ideali".
L'esposizione ha evidenziato: i principi essenziali dello scoutismo e come questo si distingua per lo spirito, ricercato nella Promessa e nella Legge; il metodo, dove la chiave del successo è costituita dalle squadriglie, dove ogni singolo è responsabilizzato, partecipando con compiti precisi alla riuscita del lavoro comune; il messaggio di pace che Baden Powell, rivolse a tutto il mondo durante lo svolgimento del primo Jamboree; in quel periodo, infatti, il suo scopo non era più l'impero britannico, ma la pace mondiale Un punto di svolta, dunque, da cui nacque lo scoutismo come movimento mondiale di pace e di fraternità internazionale.
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01/10/2007
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