"Bruci la città", o meglio "che si infiammi" con le note di una cantautrice rock in stato di grazia. Stiamo parlando di Irene Grandi, che con il suo concerto realizzato nell'ambito del Beach Volley Tour, organizzato dalla Gazzetta dello Sport, è riuscita a portare ieri in Piazza Giorgini migliaia di persone, grazie alla sua carica e ai suoi grandi successi.

Fiorentina Doc. , Irene Grandi sta ottenendo un ottimo riscontro di pubblico grazie al suo ultimo Greatest Hits trainato dal singolo "Bruci la città" scritto a quattro mani con Francesco Bianconi dei Baustelle: la canzone si candida già a tormentone dell'estate 2007 essendo la più suonata in tutte le radio secondo i dati di Music Control.

Forma smagliante, tornata al look delle origini, la Gandi con jeans e cinturone rossoblu ( un omaggio alla città? ) ha tenuto il palco per quasi due ore, snocciolando i suoi più grandi successi fra i quali le perle targate Vasco "La tua ragazza sempre" e "Prima di partire per un lungo viaggio". L'abbiamo incontrata prima del live nel back stage dove fra gorgheggi ed esercizi per scaldare la voce ci ha parlato di questo suo momento magico.

Irene ti aspettavi questo successo?
Onestamente no. La crisi del settore discografico mi aveva un po' scoraggiata. Pensavo che ci volesse molta più promozione sia in radio che in tv per far partire la canzone, e invece a dispetto delle mie previsioni è entrata subito nei cuori delle persone e nelle chart.

Merito anche di Francesco dei Baustelle, uno dei gruppi più interessanti della scena rock italiana...
E' vero, merito di Francesco ma anche della mia personal manager Francesca Stendardi che mi ha portato il demo della canzone e ha avviato la collaborazione con la band. Nel pezzo si sente l'influenza dei Baustelle, c'è qualcosa di malinconico ma anche tanta grinta.

Veniamo a Irenegrandi.hits, il tuo ultimo disco. In genere quando si presenta una raccolta si fanno solo bilanci positivi. C'è invece qualcosa che non ti è piaciuto nella realizzazione di questo doppio cd?
Eccome! Per me è stata durissima la selezione delle canzoni da inserire. Ho dato spazio ai singoli, alle canzoni più famose e a qualche cover, ma avrei voluto includere più pezzi, magari meno noti ma molto importanti per me come ad esempio "Una nuvola bianca". Direi comunque che 33 canzoni sono abbastanza per una raccolta!

Nel concerto di San Benedetto anticiperai qualcosa di nuovo?
Ci saranno delle piccole parentesi di canzoni riarrangiate in chiave acustica. Nel prossimo inverno girerò i principali teatri d'Italia con un tour unplugged; mostrerò una parte di me un po' diversa, meno rock e più emozionale, in un contesto intimo.

Irene Grandi ha partecipato a sei edizioni del Festivalbar e ne ha condotta una nel 2004 con Marco Maccarini. Ecco, non è arrivato forse il momento di vincere la manifestazione targata Salvetti?
Per me il Festivalbar è un po' come una casa, e non ti nego che una vittoria mi farebbe molto felice. Quest'anno i presupposti ci sono tutti, la canzone sta andando alla grande ed io sto vivendo davvero un bel momento.

Nella foto: Irene Grandi davanti alle telecamere di TVP