Arriva fino al tavolo del presidente della Figc regionale Paolo Cellini la protesta garbata ma veemente del C.S.R.Tirassegno ’95 . Una protesta forte porta in prima persona dal presidentissimo Giuseppe Ferroni che ha manifestato la rabbia e la delusione di tutto lo staff di via Colle Vissiano .

“Nessun vittimismo”, ci tiene a precisare il presidente giallorosso, “ma un risconto di fatti oggettivi che hanno esasperato tutto il nostro entourage” . “ Non discutiamo gli episodi che sono da sempre il sale di questo sport, ma l’atteggiamento che ultimamente stiamo riscontrando nei direttori di gara. L’errore ci può stare ma quello visto nella trasferta di Casette non mi era mai capitato in 40 anni di calcio. Un arbitro che fa riprendere il match mentre otto giocatori della tua squadra sono in panchina a festeggiare il pareggio appena siglato, un arbitro che ti insulta inasprendo gli animi e che irriverente ti prende in giro per tutto il match.”

Ancora il presidente Ferroni : “Se alla fine del campionato dovessimo retrocedere, vorremmo che sia il campo a dirlo e non qualcuno che a tavolino ci ha già condannato. Non molleremo sino alla fine e chiediamo solo il rispetto che una società come la nostra che non paga stipendi e che si fonda su altri valori, merita .” Un Tirassegno arrabbiato è quello che si prepara ad ospitare la Due Emme, una sifda importante che vuole essere utilizzata per lenire le ferite ancora aperte .