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Un Ascoli tutto cuore conquista il pari con il Messina nei minuti finali 1-1

Ascoli Piceno | Al debutto casalingo la squadra di Tesser offre una buona prova. In svantaggio, con la rete del Messina ad opera di Riganò, pareggia con il nuovo entrato Perrulli. Premiato Pagliuca per il record di presenze in serie A dal presidente Benigni.

di Lino Manni


ASCOLI (4 - 4 - 2): Pagliuca, Lukovic, Cudini, Nastase, Foglio, Fini, Boudianski, Pecchia (71' Galoppa), Giampà (58' Skela), Paolucci (69' Per rulli), Bjelanovic. A disposizione: Boccolini, Pecorari, Galloppa, Guberti, Zanetti, Skela, Perrulli.
All. Attilio Tesser
MESSINA (4 - 3 - 1 - 2): Storari, Parisi, Iuliano, Zanchi, La Vecchia, Masiello, Coppola, De Vezze (60' Alvarez), Cordova (81' Morello), Di Napoli (69' Di Napoli), Riganò. A disp: Sullo, Ogasawara, Rea, Caglioni, Morello, Alvarez, Iliev.
All. Bruno Giordano
RETI: 17' st. Riganò (M), 43' st. Perrulli (A)
ARBITRO: Banti di Livorno (Cini e Toscano) IV° Ufficiale: Manna.
Note: espulso (79') Parisi per doppia ammonizione. Ammoniti Bjelanovic, Boudianski, Foglio, Zanchi, Cordova, Parisi e Coppola. Spettatori 8.000 circa (5.000 abbonati). Recupero: 2' primo tempo; 6' secondo tempo. Angoli 8-2 per l'Ascoli


Esce tra gli applausi l'Ascoli al termine della sfida con il Messina. Una partità finita in parità, 1-1, tutta in salita per i bianconeri. Sotto di una rete l'Ascoli ha dato prova di carattere riacciuffando il risultato ad una manciata di minuti dal termine con il nuovo entrato Perrulli. Al debutto casalingo la compagine di mister Tesser ci teneva a fare bene davanti ai propri sostenitori anche perché c'era da riscattare la sconfitta di Bergamo.

I bianconeri scendono in campo schierando due punte, Bjelanovic e Paolucci. Centrocampo folto con Pecchia e Boudianski ad interdire mentre Giampà e Fini attaccano sulle fasce. Dietro, davanti a Pagliuca premiato prima dell'inizio della gara dal presidente Roberto Benigni con una targa ricordo per il record di presenze in serie A, la coppia Nastase-Cudini. Foglio a destra e Lukovic a sinistra gli esterni di difesa pronti ad attaccare. Il Messina dell'ex Giordano ha giocato una gara di rimessa affidandosi alla coppia d'attacco Riganò-Di Napoli. Folto il centrocampo peloritano con Coppola anima e cuore della squadra.

Parte subito in avanti l'Ascoli (1') con un tocco di Bjelanovic per Fini ma il tiro del centrocampista è sporco. Due minuti più tardi Bjelanovic ci prova di testa. L'Ascoli manovra bene a centrocampo anche se è ancora troppo lento. Al 13' Riganò ci prova dalla lunga distanza ma per Pagliuca non ci sono problemi.

L'Ascoli si fa ammirare per qualche buon fraseggio senza però riuscire a mettere in condizione gli attaccanti di tirare in porta. Al 22' l'ex Giampà ci prova con un tiro rasoterra ma Storari para. L'Ascoli si espone ai veloci contropiedi del Messina. Alla mezzora l'ex Cordova ha una buona occasione: finta di destro e tiro di sinistro all'incrocio. Pagliuca in tuffo devia in angolo. Al 34' Foglio mette in mezzo dalla destra. Storari "smanaccia" la sfera che batte sulla testa di Pecchia e finisce di poco fuori. La prima frazione di gioco si chiude qui con l'Ascoli ad impostare e il Messina a difendersi, con ordine e senza affanni. Un Ascoli talvolta troppo lento e prevedibile nella manovra.

Nella ripresa la musica non cambia. Piove sul del Duca che "gela" quando Riganò porta in vantaggio il Messina. Parisi crossa dalla sinistra. La retroguardia bianconera si fa sorprendere e Riganò di testa mette dentro. Il gol scuote l'Ascoli. Il Messina arretra ancora ed inserisce il velocissimo Alvarez per colpire in contropiede. C'è poi l'espulsione di Parisi che ingenuamente allontana il pallone.

L'Ascoli, sorretto dai propri tifosi, si fa sempre più minaccioso dalle parti di Storari. Bjelanovic, uno dei migliori in campo, sbaglia un paio di buone occasioni. A pochi minuti dalla fine il gol - liberatorio- del pari. Tiro di Nastase respinto, forse con un braccio, dalla difesa messinese. Sulla palla si avventa il nuovo entrato Perrulli che insacca con un destro forte e teso. L'arbitro Banti di Livorno concede ben sei minuti di recupero e l'Ascoli opera il forcing finale. Proprio al 51' Bjelanovic invoca un calcio di rigore ma l'arbitro dice di no.

Un buon pareggio per i bianconeri utile soprattutto per il morale. Un risultato che lo stesso allenatore Tesser, al termine in sala stampa, ha ritenuto positivo. "Ho visto una squadra piena di entusiasmo - ha dichiarato Tesser- che non ha mollato mai. Certo abbiamo pagato a caro prezzo l'unica disattenzione. E' una squadra che ha dei limiti ma che ha dato tutto in campo. Una squadra che ha giocato con il cuore e di questo se ne sono accorti anche i tifosi".

Mercoledì di nuovo in campo, in trasferta a San Siro contro il Milan

17/09/2006





        
  



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