Nuova organizzazione e servizi nellUfficio di Promozione Sociale
Ascoli Piceno | Intercettare precocemente ogni forma di disagio è la sfida che lAmbito territoriale sociale XXII, di cui il Comune di Ascoli Piceno è capofila, intende affrontare mediante lUPS.
Intercettare precocemente ogni forma di disagio è la sfida che l’Ambito territoriale sociale XXII, di cui il Comune di Ascoli Piceno è capofila, intende affrontare mediante l’Ufficio di Promozione Sociale (UPS).
Il servizio, riorganizzato recentemente, è ora presente in ciascuno dei Comuni dell’Ambito (Ascoli Piceno, Acquasanta T., Arquata, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta). Offre opportunità di ascolto, informazione, orientamento ed accompagnamento a tutti i cittadini che, per diversi motivi, si trovano ad affrontare situazioni temporanee o permanenti di difficoltà.
Gli operatori, assistenti sociali e psicologi, agiscono in stretta connessione con i servizi sociali e socio-sanitari presenti sul territorio, garantendo non solo una lettura professionale del bisogno, ma anche la possibilità di interventi integrati e personalizzati.
Il Coordinatore dell’Ambito Sociale, dott. Rapagnani, responsabile tecnico dell’UPS, osserva:”Molto spesso, per avere risposte efficaci, specie quando si vivono situazioni complesse di disagio sociale legate ad handicap, anzianità, difficoltà economiche, immigrazione, etc., è necessario fare in modo che le domande vengano comprese nel modo giusto. Un cittadino che accede all’UPS trova personale preparato che lo aiuta a definire correttamente il proprio bisogno, lo informa sui servizi attivabili e, se necessario, definisce con lui un progetto, accompagnandolo nei percorsi e mediando il suo rapporto con i servizi. Coinvolgere i cittadini nell’analisi del bisogno, nella pianificazione, nell’organizzazione e nella valutazione dei servizi, è il modo per garantire con maggiore efficacia un processo di responsabilizzazione diffusa”.
Dopo un primo anno di sperimentazione, in cui l’UPS è stato caratterizzato soprattutto come servizio di tipo informativo, si è ritenuto opportuno apportare alcune modifiche organizzative che, rafforzando le funzioni di accompagnamento e presa in carico del cittadino, possono incontrare maggiormente le esigenze dei Comuni più piccoli non dotati di un Servizio Sociale professionale.
Ora l’UPS non è più solo sportello, ma svolge anche lavoro di promozione, prevenzione e monitoraggio sul territorio.
Come rileva l’assessore ai Servizi sociali e Politiche giovanili, Achille Marcucci: “L’Ufficio di promozione sociale, sebbene al momento non ancora molto conosciuto ed utilizzato, rappresenta, in prospettiva, un servizio strategico per il territorio, capace di riorientare gli interventi in ottica preventiva e non assistenzialistica, di valorizzare il ruolo della famiglia e di mobilitare le risorse della comunità. In particolare, il servizio è importante soprattutto per chi risiede in Comuni sprovvisti di servizio sociale e, di conseguenza, di operatori qualificati”.
A conferma di ciò, l’assessore ai Servizi Sociali del comune di Maltignano, Monica Mancini Cilla, tiene a precisare:”Per il nostro territorio si tratta di una novità assoluta. Infatti la comunità maltignanese non ha mai potuto usufruire, in passato, di tali servizi e dell’utilizzo di una professionalità specifica. Indubbiamente per il comune rappresenta un notevole salto di qualità che lo equipara ad altri comuni dove il servizio esiste già da tempo”.
Una peculiarità del progetto UPS nell’Ambito XXII, è la presenza dello psicologo utilizzato per la valorizzazione delle risorse della comunità, ponendo la famiglia al centro del sistema.
Lo psicologo opera a più livelli in una logica di flessibilità e di adattamento alla realtà locale. Ad un primo livello aiuta ad ampliare e chiarire la domanda del cittadino in un’ottica di supporto alla persona ed alla comunità; ad un secondo livello, attua incontri informativi e di sostegno, in risposta ai bisogni specifici delle diverse realtà comunali. Tali incontri potrebbero sfociare nella formazione di gruppi auto-organizzati. I principali ambiti di attività riguardano: il sostegno dei genitori nel ruolo educativo, l’orientamento dei giovani, l’integrazione gli anziani, favorendo una partecipazione attiva nella società.
Per mettersi in contatto con gli operatori è sufficiente rivolgersi al proprio Comune di residenza.
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06/07/2006
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Betto Liberati