Coldiretti Marche chiede una svolta contro le distorsioni della burocrazia
| ANCONA - Giannalberto Luzi:"Le nostre imprese si stanno indebitando per realizzare gli investimenti che la Regione autorizza ma poi non paga".
C’è chi si è esposto in banca contando su fondi poi bloccati dalle anomalie del sistema. C’è chi ha fatto domanda per realizzare un capannone e si è visto dare l’ok dopo 14 mesi, a due settimane dalla scadenza entro la quale le opere devono essere finite e collaudate. C’è chi si è piazzato primo nella graduatoria dei progetti ma poi non è stato pagato perché il nome e il cognome andavano bene per la domanda, ma non per ricevere i contributi ad essa conseguenti. E ora è intenzionato a chiedere i danni alla Regione.
Sono alcune delle storie di ordinaria follia burocratica emerse dall’incontro organizzato oggi ad Ancona da Coldiretti Marche e centrato sul mancato pagamento di quasi quattro milioni di euro per le misure del Piano di Sviluppo Rurale riguardanti zone montane e svantaggiate e biologico.
“Le nostre imprese si stanno indebitando per realizzare gli investimenti che la Regione autorizza ma poi non paga – ha sottolineato Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche -. A questo punto potremmo provocatoriamente rifiutare l’integrazione al reddito, contando solo sul mercato, ma è chiaro che una simile scelta porta con sé lo smantellamento di una struttura burocratica che oggi non riesce a dare risposte alle aziende. Per tacere di un Sistema decentrato completamente allo sbando.
Alla Regione e alla politica diamo la nostra disponibilità a confrontarci, ma sappiano che non possono pensare di andare ancora avanti con promesse poi puntualmente disattese”. Un invito alla concertazione delle scelte e a lavorare assieme per lo sviluppo del territorio è venuto anche dal direttore Alberto Bertinelli. I problemi oggi presenti nella gestione dei pagamenti sono stati invece illustrati dal vicedirettore Claudio Gagliardini e dal responsabile del Caa Coldiretti, Maurizio Balducci.
All’incontro hanno preso parte anche i presidenti di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati, e Coldiretti Ascoli, Marco Maroni, e la dirigente del servizio Agricoltura della Regione Marche, Cristina Martellini.
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13/06/2006
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Betto Liberati