Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi
mercoledì 22/01/2025    |   Ultimo aggiornamento ore 18:27    |   Lavora con noi    |  

Le esperienze internazionali e nazionali

| ANCONA - Forum sull’associazionismo intercomunale – giornata conclusiva

 “In Francia ci sono 36.700 comuni e 2510 unioni intercomunali, dal 1990 si è capito che lavorare insieme con obiettivi comuni e azioni mirate è meglio.” Così  ha aperto il confronto dedicato alle esperienze internazionali e nazionali nell’ambito del I Forum sull’associazionismo intercomunale conclusosi oggi ad Ancona, il presidente dei Sindaci francesi e deputato,   Jacques Pelissard.

"La cooperazione è ottimale – ha proseguito Pelissard -  specie in settori come il trattamento dei rifiuti, i trasporti, la Scuola dove si riescono a ridurre i costi di gestione e aumentare gli investimenti. Ma ci deve essere un effettivo partenariato e una forte volontà dello Stato. Una tendenza a imporre la fusione di Comuni è fallita e si è così privilegiata l’intercomunalità che detiene molte competenze obbligatorie, altre trasferite dai Comuni, e altre ancora, a scelta, rimangono al singolo comune, come ambiente, alloggi ecc. In tal modo si riesce a raggiungere con servizi adeguati  anche le zone periferiche e rurali.

L’esperienza spagnola è stata portata da Miguel Nozal, sindaco di Saldana nella regione di Castilla y Leon, più grande del Portogallo, la più grande suddivisione politica subnazionale d’Europa, ma con 2 milioni e 500 mila abitanti e bassissima densità, a prevalente economia agricola, che soffre del problema dello spopolamento a favore delle maggiori città, a causa del clima e della geografia interna (altopiano).

In Spagna esistono le comarquas per diritto costituzionale, unioni tra comuni limitrofi, con assemblea assessorile in base al peso politico ( uno per comune e due per comune centrale) che eleggono presidente. ”Maggioranza e opposizione – ha detto Nozal- non solo coesistono senza accesi contrasti, ma collaborano per un obiettivo comune e realizzano gli impegni, lo Stato dovrebbe prendere esempio da questi modelli. L’Unione per un fine comune fa davvero la forza.”  

Il rappresentante tedesco, Klaus Nutzemberger, direttore dell’Ufficio Europeo delle Città e municipalità tedesche ha proposto una riflessione sul dibattito aperto in sede europea sulla partecipazione di capitali e di soggetti privati nelle unioni di Comuni.

Nel panorama italiano dell’associazionismo, sono tre le regioni con il maggior numero di Unioni: Piemonte, Lombardia e Veneto. E solo in Piemonte, esistono, oltre alle Comunità montane anche   le Comunità collinari, ha ricordato Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio Monferrato. Tasso ha sostenuto la necessità,  per dare stabilità al sistema delle autonomie locali, di inserire sempre nei bandi e nei concorsi la priorità di finanziamento alle Unioni di Comuni, vista la positiva esperienza nella sua regione, dove anche la Fondazione Cassa di Risparmio ha emesso bandi a favore delle forme associative

25/09/2005





        
  



1+1=

Altri articoli di...

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji