Il  sindaco voleva rendere un suo terreno (verde) area di completamento, cioè edificabile,  avendone così  un guadagno. Secondo noi non avrebbe dovuto farlo per motivi di opportunità. Voleva approvare una cosa dalla quale avrebbe ricevuto un  vantaggio economico personale.

 

 I consiglieri di AN  hanno primo chiesto il rinvio e poi, vista la risposta negativa, hanno votato contro il PRG. Di un fatto così avrebbero risposto politicamente anche loro.

 

Noi di questo ci lamentavamo, di una cosa cioè che non condividiamo assolutamente e che ha di fatto ritardato ed ostacolato gli interessi di tutti i cittadini (alla Approvazione del PRG). E’ brutto dirlo, lo avevamo previsto e tutto si è puntualmente verificato.

 

Per discutere serenamente del Piano occorre rimuovere gli interessi personali del Sindaco e degli altri amministratori. Per questo, e solo per questo, abbiamo votato contro tutte le osservazioni presentate.

 

Siamo lieti  che una parte responsabile della maggioranza abbia  preso le distanze politiche da un atto che contrasta con i principi  che  ispirano  quella forza politica.

 

Oltretutto, anche oggi, nonostante la lettura di una sentenza del TAR che censura quelle condotte,  il sindaco e quasi tutti gli altri astenuti per interessi personali sono rimasti in aula durante la discussione ed anche durante la votazione, pur risultando tecnicamente astenuti.

 

Il conflitto di interessi era un dato di fatto,  non era una invenzione della minoranza, come non era della minoranza il terreno verde divenuto edificabile!