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Bilancio e modifiche statutarie: voto favorevole dell’assemblea Amat

| ANCONA - L’assemblea degli enti associati all’Amat ha approvato all’unanimità, nella riunione di ieri, il bilancio 2004 e la modifica di 11 articoli dello statuto.

La riunione si è aperta con il presidente Troli che ha illustrato il conto economico chiuso, per l’esercizio 2004, con un attivo di 7.827,00 euro, in linea con il piano di rientro decennale deliberato dallo stesso organo due anni fa. Nessuna flessione economica, quindi: nonostante la contrazione generale dei consumi sono da registrare un aumento di incassi e maggior volume di attività.

Il bilancio è stato redatto, per la prima volta per Amat, in termini di ‘bilancio sociale’, prassi che verrà seguita nei prossimi anni. «Il tema della responsabilità sociale dell’Amat» ha detto il presidente Troli spiegando la scelta «non può essere ignorato, poiché l’ente ha voce determinante nella regione sia nella creazione di benessere legato alla domanda di cultura che in termini di ricaduta territoriale, di opportunità di impiego e di lavoro, di integrazione culturale.

L’Amat infatti – ha proseguito il presidente nella relazione al bilancio- non è un erogatore di contributi ma un sistema, un modello organizzativo capace di ideare e di realizzare e, allo stesso tempo, di garantire serie di economie di rete».

L’ex-presidente Amati ha sottolineato nel suo intervento come «Il bilancio aggancia in modo chiaro le indicazioni dell’assemblea: Amat si è messa da sola sulla strada di un riequilibrio e, diversamente da quanto accade per enti simili, senza interventi sanatori di istituzioni e Comuni. Questo è da assegnare ad un migliorato rapporto con gli enti ma soprattutto alla capacità di autocontrollo della struttura». «Lo sforzo amministrativo – conferma commentando Ornella Pieroni, direttore dell’Ente- è stato quello di non penalizzare nè le attività né le aspettative culturali di pubblico e di amministratori, quanto di potenziare la profesionalità dell’Amat nel servizio ai suoi associati»
 
L’assemblea ha poi approvato, dopo dibattito e ancora con voto unanime, le modifiche allo statuto. Si tratta, in sostanza, di maggiori poteri riconosciuti al Comitato direttivo, di 29 membri, che d’ora in avanti eleggerà nel proprio seno Presidente, vicepresidente e comitato esecutivo.

Quest’ultimo organismo di nuova introduzione è formato da 7 membri del direttivo, e ha il compito di coadiuvare il presidente nell’istruzione di atti di competenza politico-amministrativa. Altra novità approvata è la possibilità per Fondazioni bancarie, Associazioni e Istituzioni che operano nel settore culturale di chiedere di associarsi all’Amat. «Non si riduce l’essere organismo pubblica dell’Amat- ha spiegato il Presidente- ma anzi dalla collaborazione con il privato questa ne viene rafforzata».

22/04/2005





        
  



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