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Una nuova teoria sulle piramidi

| Il mistero della sfinge.

di Cesare Pasini

Cesare Cosa ci fa una teoria sulle piramidi in un sito ambientalista che si occupa di motori ultraefficienti, uso razionale delle materie prime e nuove tecnologie ecocompatibili?

 L'ipotesi che qui viene presentata, e che ha per oggetto la possibile presenza in una delle grandi piramidi egiziane di una camera segreta, non ha niente a che fare con l'ambiente, ma è nata durante il lavoro per la costruzione del sito dell'Ecofantascienza. !

Sapere se esista o non esista in una delle piramidi egiziane una camera segreta, con il suo tesoro ancora intatto, non provocherà la riduzione dell'effetto serra e non salverà le foreste del Brasile, a meno che... A meno che non serva a dare maggiore visibilità agli argomenti dell'Ecofantascienza: forse per salvare l'ambiente c'è anche bisogno dei costruttori delle piramidi!

RIASSUNTO
 
L'ipotesi sulla possibile esistenza di una seconda tomba del faraone Cheope all'interno della piramide di Chephren, si basa su alcuni semplici punti.

Gli ambienti interni della Grande Piramide possono essere spiegati come elementi di un sistema di difesa dalle incursioni dei ladri. Essi sono costituiti per lo più da corridoi discendenti, destinati ad essere riempiti, al momento della chiusura, da blocchi tappo fatti scendere lungo il piano inclinato del pavimento. Un sistema di difesa che era già stato adottato nelle piramidi attribuite al faraone Snofru, ma che in quella di Cheope è stato raddoppiato.

E' evidente la funzione di questi corridoi (a dispetto delle tante fantasiose teorie che sono state proposte), così come risulta evidente che questo monumentale e ingegnoso sistema di difesa è stato sabotato: un sabotaggio messo in atto durante la costruzione stessa della piramide e al momento della sua chiusura.

Quasi altrettanto certo è anche il nome del responsabile del sabotaggio e del saccheggio: c'è un solo candidato, ed è l'immediato successore di Cheope, il faraone Djedefrè, che gli storici considerano un usurpatore.

Date queste premesse, al momento di salire al trono dopo essersi sbarazzato di Djedefrè, Chephren non poteva non porsi il problema di dare a suo padre Cheope una seconda sepoltura, che non poteva essere che all'interno, sotto, o dentro il recinto della sua piramide. Questa conclusione trova una sorprendente (e inquietante) conferma nella presenza, ai piedi della piramide di Chephren, della Sfinge con il relativo tempio.

La seconda delle piramidi è infatti l'unica ad avere due templi, come se fosse stata dedicata a due diversi faraoni. Naturalmente la Sfinge dovrebbe avere le fattezze del faraone Cheope. E' difficile credere che questa semplice e lineare teoria non sia mai stata formulata prima
d'ora ma, se l'ipotesi relativa al sabotaggio fosse vera, la sua inevitabile conseguenza è che nella piramide di Chephren dovrebbe trovarsi anche la seconda tomba di Cheope ancora da scoprire. (versione 15 marzo 2005)

 www.ecofantascienza.it/piramidi/

28/04/2005





        
  



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