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Continua la stagione cinematografica del Bizzarri

San Benedetto del Tronto | Un nuovo pubblico per il documentario.

di Andrea Carnevali


“Perché  interessarsi  al documentario?” 
La curiosità è sicuramente “circoscritta, ma ben consolidata e che va guadagnando terreno  - spiega il  prof. Gualtiero De Santi dell’Università di Urbino -  ove si consideri ad esempio che nell’attuale stagione cinematografica più di una decina di documentari sono approdati al grande schermo, si pensi solo al fenomeno Michael Moore”.

Il documentario, come rappresentazione  è un genere pieno di titolo, pur con proprie regole e con necessità: che sono quelle di documentare appunto un evento o una situazione. Se è bello e valido, regge appunto lo spettacolo unico.”  Come?  “Per unico – spiega Gualtiero De Santi -  si intende il fatto che il bacino di utenza è limitato, questo è dovuto al fatto che il documentario non sollecita i molteplici aspetti della finzione e della spettacolarità. Ma è chiaro che ci si rivolge comunque all’intero pubblico cinematografico promovendo i film ma altrettanto un’educazione al genere”.

Il documentario analizza il mondo criticamente la documentazione. Oggi è quasi il solo medium a reggere il peso dell’informazione e persino della controinformazione, oltreché a conservare la nostra memoria storica (si pensi al lavoro degli Archivi della Resistenza, ad esempio quello piemontese ma anche nelle Marche).
 
Adesso il Premio Libero Bizzarri, dopo la decima edizione, si trova in una nuova fase.  Speriamo che la rassegna si affermi di più di quanto non sia al momento, sul piano nazionale. E che divenga un punto di riferimento per i documentaristi italiani come altrettanto per gli appassionati.

Al premio Libero Bizzarri sono previsti anche tre premi straordinari: ad un autore, ad una istituzione, al giornalismo televisivo.  Sono in predicato Carlo Lizzani, la Shoa Foundation di Steven Spielberg, Gianni Bisiach.  La Fondazione Libero Bizzarri collabora con l’Università di Urbino, quella di Ancona, con molti istituti scolastici della provincia di Ascoli, anche  se  rimane  autonoma, che sollecita e promuove un impegno verso la forma del documentario, anche dalle istituzioni
(www.fondazionebizzarri.org).  

13/04/2005





        
  



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