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UE-USA – La prima volta di Bush

| BRUXELLES - Da Barcellona a Bruxelles per captare l’essenza di un’Europa in fibrillazione, risoluta a superare con lode il primo test spagnolo del referendum sulla costituzione europea.

di Maria Teresa Antonelli

 

Il primo degli articoli sullo storico incontro di Maria Teresa Antonelli 


Da Barcellona a Bruxelles per captare l’essenza di un’Europa in fibrillazione, risoluta a superare con lode il primo test spagnolo del referendum sulla costituzione europea. Un successo che rafforzerebbe l’unicità delle voci che si apprestano a confrontarsi con il presidente americano George W. Bush che giunge questa sera a Bruxelles.

E se l’ansia di Jose Luis Rodriguez Zapatero è tutta per la percentuale dei votanti (il sì appare scontato ma l’apatia dilaga), la concitazione nella capitale belga è di tutt’altro genere. E’ la prima volta di Bush, la prima volta cioè che un presidente americano visita l’Unione Europea.

Ed è anche la prima missione all’estero del suo secondo mandato. Dopo essersi fatto precedere dalla ferrea, anche se esilina, Condoleezza Rice che di fatto ha facilitato la missione europea del suo presidente, Bush si appresta ad una “duegiorni” di grandi incontri, con un’agenda fitta di appuntamenti chiave. Accompagnato dalla moglie Laura, sarà ricevuto domani mattina dal re e dalla regina del Belgio, Alberto II e Paola. L’incontro con il Primo Ministro Guy Verhofstadt e un discorso sulle relazioni transatlantiche all’esclusivo circolo Concert Noble, chiuderà la parte belga della visita di Bush.

Martedì sarà la giornata della Nato e dell’Unione Europea. Bush incontrerà i 26 capi dell’Alleanza e i 25 premier dell’Unione Europea.

Un incontro di 90 minuti, in cui gli undici leader “selezionati” (per non creare sovrapposizioni e doppioni di discorso) interverranno su altrettante undici tematiche (Silvio Berlusconi parlerà di “competitività europea ed internazionale”), e sarà questo il momento politicamente più significativo della missione europea della Casa Bianca. Gli stessi dovranno fornire l’occasione per dare un nuovo slancio alla relazione transatlantica, fondata su un partenariato di non facile equilibrio.

A Bruxelles, George Bush è atteso anche da numerose associazioni di pacifisti, di ecologisti, di difensori dei diritti umani e di sostegno ai Paesi in via di sviluppo che manifesteranno contro la guerra in Irak, la mancata ratifica, da parte americana, del Protocollo di Kyoto e del problema del debito estero.

Secondo queste associazioni, gli Stati Uniti rappresentano l’ostacolo principale a un ordine mondiale basato sul diritto internazionale. Nello stesso tempo, si appellano all’Europa a non lasciarsi intimorire dalla politica aggressiva americana, e ad occuparsi invece più energicamente dei problemi più impellenti del pianeta, in sinergia con tutte le altre nazioni del nord e sud del mondo.


Bruxelles non è certamente una città che si lascia intimorire da un summit internazionale. Ma l’arrivo di tante importanti delegazioni ad alto livello governativo, comprese quelle che interverranno domani al Consiglio dei Ministri degli esteri dei 25 Stati membri dell’Unione, pone problemi eccezionali per le forze di sicurezza, da giorni già impegnate in un lavoro straordinario di controlli in tutta la capitale.

Andrà meglio per alcune centinaia di funzionari europei che, per ragioni di sicurezza, saranno obbligati a stare a casa pur essendo regolarmente pagati. Per circa 700 'eurocrati' che lavorano normalmente al palazzo Justius Lipsius, la sede del Consiglio Ue dove Bush incontrera' i leader europei, scattera' uno 'sciopero tecnico'.

Il provvedimento riguardera' circa la meta' del personale che normalmente lavora al Consiglio. Si tratta di dipendenti ''non strettamente necessari'' all'attuazione dei ''forti obblighi'' imposti dalla visita del presidente americano.

20/02/2005





        
  



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