Il Tar delle Marche si esprimerà in modo definitiva il nove di febbraio e intanto i risultati di questo scrutino saranno a disposizione nei primi giorni della settimana presso la Prefettura di Ascoli Piceno.

 

Riesaminare le schede ha impegnato la Dottoressa Marchetti, responsabile dell’Ufficio elettorale della Prefettura e il suo staff, per tutto il giorno di giovedì. Dalle tre le sezioni esaminate (la 17, la 27 e la 31) è emerso che il Sindaco della città di Ascoli Piceno ha perso solo 26 voti mantenendo così più del 50% delle preferenze.

 

Per adesso niente ballottaggio ma sicuramente il Tribunale regionale amministrativo delle Marche acquisirà il dato come prova dello svolgimento delle elezioni amministrative ad Ascoli Piceno. Giorgio Rocchi vuole precisare che il ricorso fatto dal centro sinistra non era un capriccio e che oggi si deve parlare di errori nello svolgimento delle elezioni e non di confusione.

 

Per il consigliere comunale Emidio Catalucci la decisione finale toccherà al Dottor San Marco e non esclude che egli decida di fare ulteriori indagini magari esaminando le sezioni che sono state oggetto di ricorso del centro sinistra e che non sono state accettate dal Tar Marche.

 

“Chissà cosa succede riaprendole tutte” dice Marco Regnicoli dell’Alveare. Il consigliere riferisce che in effetti sono stati trovati errori di scrutino di cui bisogna prendere atto nonostante da tempo il centro sinistra ha riconosciuto la vittoria politica di Celani in virtù delle migliaia di voti in più, ma in democrazia occorre sempre il 50% più 1 per vincere le elezioni.

 

La verifica è servita per fare chiarezza nei confronti degli elettori ma una domanda è lecita: perché tutte queste disfunzioni nello scrutinare le schede elettorali?

 

Durante lo spoglio la responsabile dell’Ufficio elettorale della Prefettura ha aperto contraddittori con tutti i legali dei firmatari di ricorsi per dare trasparenza e sciogliere tutti i dubbi sulla validità di ogni singola scheda elettorale.