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Non di solo calcio vive la nostra città

San Benedetto del Tronto | Un mini-reportage, un viaggio che vuole mettere in luce il mondo degli sport minori praticati in città. Scopriremo una realtà che abbraccia numerose discipline, dal Rugby alla Pallavolo, dall’Hockey su pista al Basket fino all'Atletica leggera

di Eleonora Camaioni

Un'azione di gioco

Eleonora Camaioni, new entry a ilQuotidiano.it, ci conduce in un viaggio attraverso quelli che vengono definiti, a torto, sport minori. L'inizio è con il Rugby.

Qualcuno lo definisce uno sport violento, di forza, da duri ma ai ragazzi del Rugby Club San Benedetto, il team rivierasco che gioca nel girone Marche-Abruzzo-Umbria del campionato italiano di serie C, piace definirlo “sport di contatto”. Infatti la caratteristica principale è il contatto fisico non inteso come zuffa da strada, ma nel rispetto delle regole. Il confronto è avviato da un calcio di inizio, dopo di che lo scopo principale, come in tutti gli sport è segnare.

Il mezzo principale per questo fine è avanzare, sia che si abbia il possesso del pallone, sia che non si abbia tale possesso. Un pallone con forma ovale che si deve passare indietro per poter avanzare assieme, tutti e 15, creando innumerevoli combinazioni geometriche e formando diagonali che aiutano a guadagnare metri e ad avvicinarsi alla linea di fondo.

Questo fa si che il Rugby, pur chiamando in causa forze brutali, diventi un gioco di grossa intelligenza che richiede un lavoro di squadra per raggiungere il proprio scopo: portare il pallone in meta. E molte sono le mete realizzate nell’attuale campionato dal Rugby Club San Benedetto, una squadra composta da giovani atleti locali che con impegno e passione stanno portando avanti un sogno nato molti anni fa per volere di Pier Giorgio Di Iorio, il quale pensò che anche la nostra città poteva conoscere questo sport e avere una squadra di rugby da campionato.

Dal quel lontano 1973 la società rugbysitca è cresciuta e maturata, così come la cultura del rugby a San Benedetto. Nel corso degli anni la perseveranza dei giocatori, le abilità tecniche degli allenatori e la caparbietà della dirigenza hanno prodotto grossi risultati tra i quali anche una promozione in serie B. Nell’attuale campionato il team sambenedettese è tra i primi posti della classifica e lotta per conquistare la desiderata promozione.

Con spirito di sacrificio e tanta voglia di giocare, i ragazzi dell’RCSB si allenano tre volte a settimana seguendo i consigli tattici dell’allenatore Sergio Pignotti. Il loro quartier generale è lo storco stadio “Ballarin”. La domenica, quel campo polveroso diviene scenario privilegiato delle loro gesta e i suoi spalti si riempiono di tifosi urlanti che incitano la squadra e di dirigenti attenti che hanno nel cuore la passione rosso-blu. Insomma tutti lì pronti ad esultare se il pallone supera la linea di fondo.

Oggi il Club rivierasco, grazie alla caparbietà del Presidente Aleandro Fioroni, del vice-presidente Nicola Cava e al prezioso aiuto del tesoriere Bernardo Perozzi, oltre alla prima squadra, ha un fiorente settore giovanile e partecipa al campionato under 15-17 e under 13-11 e anche a numerosi raduni regionali. Chissà se William Webb Elli , inventore delle regole del gioco, nella inglesissima città di Rugby, si sarebbe immaginato che una piccola cittadina italiana come San Benedetto si sarebbe appassionata ad uno sport che alterna l’intuito alla fantasia?

Questa la formazione della prima squadra dell’RCSB: Roberto Pasqualini, Pierpaolo Spina, Vincenzo Gagliardi, Giancarlo Zocchi, Roberto Del Giacco, Federico Mecozzi, Paolo Lombardi, Marco Merlini, Massimo Angelini, Giuseppe Biocca, Matteo Pomilia, Antonio Angelini, Valerio Corso, Massimiliano Apostoli, Luigi Mandolini, Maurizio Carminucci, Mauro Citeroni, Stefano Luciani, Gianluca D’Amico, Matteo La Riccia. Per ulteriori informazioni www.rubgysamb.it, sito ufficiale del club rivierasco. 

17/01/2005





        
  



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