L’Udeur anche se è un partito politico vicino al centro sinistra non parteciperà al “Listone” in quanto preferisce rimanere autonomo e intende partecipare alle elezioni regionali con un proprio candidato.

 

Conservare e rilanciare la propria posizione autonoma e costituire in futuro un’area di centro che possa bilanciare le opposte fazioni che in dieci anni di maggioritario hanno offerto solamente polemiche e una grande conflittualità politico-sociale.

 

Quello dell’Udeur è “un modesto ma nobile tentativo di portare la politica al centro dell’azione sociale per discutere e risolvere i problemi” dice Gino Vallesi. Lo stesso spiega che una volta eletti cercheranno alleanze in base alle proposte, ai problemi da affrontare dato che, il programma politico unisce gli uomini e non le alleanze elettorali.

 

“Discutere dell’assetto del territorio, della cultura, della sanità, dell’istruzione – continua Vallesi e aggiunge – su questi temi misureremo la volontà, le collaborazioni e quindi le alleanze anche se ci sono delle convergenze con il centro destra, noi non ci scandalizziamo”.

 

Sta di fatto che il partito non è a favore del libero mercato o del liberismo senza controllo, ma è favorevole ad un sistema economico da governare che non va lasciato in balia delle fluttuazioni economiche. Per l’Udeur la politica è l’elemento moderatore che da coesione sociale, unità al paese e che deve ben guardarsi dalle spinte secessionistiche e dalle tentazioni federalistiche di comodo.

 

A livello regionale c’è la concreta possibilità che in consiglio regionale siedano uomini che provengono da una tradizione politica liberal-democratica o da una tradizione cristiano democratica ma per far ciò è necessario che le forze cattoliche, laiche, post-repubblicane e post-socialistiche, non convinte dell’efficienza politica del bipolarismo, appoggino il partito.

 

Il sistema elettivo maggioritario ha impedito al partito dell’Udeur di avere rappresentanti politici nel consiglio provinciale, “il maggioritario è un sistema escludente e a noi interessa il recupero del proporzionale con il quale avremmo avuto una rappresentanza nel consiglio provinciale di Ascoli Piceno” afferma Vallesi. 

 

L’Udeur è presente in tutte le provincia marchigiane ma la quota più consistente di simpatizzanti li ha nel comprensorio maceratese e in quello ascolano. Quest’ultimo ha l’opportunità di avere un suo rappresentante nel consiglio regionale per affermare i valori di una forza politica moderata che è attenta ed è pronta a contrastare tutte le forme di emarginazione e sub-alternità sociale.

 

L’ex sindaco di Comunanza Luigi Contisciani ricorda che sabato quindici gennaio alle quattro del pomeriggio al Palazzo dei Capitani ci sarà il congresso dell’Udeur con l’elezione del segretario provinciale e del direttivo che è composto da diciotto consiglieri più i membri di diritto.