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Recuperato prezioso dipinto dell’ottocento

Ascoli Piceno | Dopo ventidue anni torna ad Ascoli Piceno il dipinto di Domenico Induco, patriota e pittore del risorgimento italiano

di Federico Biondi

Dopo una breve introduzione il Vice Sindaco della città di Ascoli Piceno Andrea Maria Antonini annuncia che il Comando Tutela del Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri ha recuperato il prezioso dipinto di Domenico Induno dal titolo “Il suonatore di violino” trafugato dalla Pinacoteca Civica nel febbraio del 1982.
 
Il dipinto fu sottratto dalla Pinacoteca Civica dopo la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. L’opera si trovava nella Sala del Pastorello e l’allora sindaco di Ascoli Piceno l’avvocato Castaldi per la visita del Capo dello Stato trasformò la sala in ufficio trasportando il dipinto nella sala attigua.
 
In quegli anni nella Pinacoteca Civica erano in atto dei lavori di ristrutturazione e fu tenuta aperta per non incorrere nel rischio di una chiusura permanente, inoltre erano in atto lavori di catalogazione fotografica dei dipinti. Fu questa congiuntura di azioni a incoraggiare un furbo malfattore ad appropriarsene illecitamente.
 
La conferenza stampa per informare del recupero della preziosa opera è stata convocata nella Sala Ceci della Pinacoteca Civica e il Comandante dei Carabinieri Giovanni di Mela fa sapere che l’oggetto prezioso è stato recuperato dalle mani di un antiquario marchigiano, già noto alle forze dell’ordine, il quale stava tentando di commercializzare l’opera nel Nord dell’Italia.
 
Quest’ultimo prossimamente sarà interrogato per sapere da chi ha ricevuto il quadro, che essendo un oggetto molto prezioso pare sia stata tenuto nascosto molti anni subendo ritocchi, la pulizia della tela e la sostituzione del telaio il quale ne attestava la proprietà dello stato.
 
A farne il riconoscimento è stato il Direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno il dottor Stefano Papetti il quale è stato contattato dal Brigadiere Gerardo Penta che ha condotto l’indagini e ritrovato l’opera pittorica. Per i più curiosi Papetti è stato informato del ritrovamento verso la fine del mese di settembre del duemilaquattro dopo aver concluso la trasmissione televisiva Uno Mattina.
 
Nato nel 1815 a Milano Domenico Induco fu un pittore molto apprezzato all’estero e come racconta Papetti anche troppo apprezzato in vita. Dopo la trattazione di soggetti mitologici e storico letterari, cambiò stile e soggetti con l’affermarsi in Europa del Romanticismo, appassionandosene e lasciando ai posteri bellissime fotografie di “Brani di vita popolari”.
 
Il pittore si dedicò all’elaborazione di un nuovo genere di pittura, ispirata alla quotidianità popolaresca e borghese dialogando con un certo filone sentimentale della letteratura dell'epoca.
 
L’opera essendo patrimonio dello Stato non ha valore ma il quadro può raggiungere il valore d’asta di 300 mila euro soprattutto se consideriamo che in questo particolare momento storico c’è la rivalutazione e lo studio delle opere pittoriche della seconda metà dell’ottocento.
 
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per informare che l’amministrazione comunale continua a mettere in sicurezza le opere d’arte cittadine visti i furti degli ultimi mesi, inoltre il Vice Sindaco ricorda che è stato vinto l’appalto per il sistema di sicurezza al Chiostro di Sant’Agostino e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno sta contribuendo alla messa in sicurezza delle opere di cui la città è ricca.

10/01/2005





        
  



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