Lunedì scorso sono stati posti i sigilli ad entrambi i plessi industriali di Castignano e Porto Sant’Elpidio della Ligmar Gomma (specializzata nella produzione di suole per calzature in gomma, poliuretano, termoplastico, gomma-poliuretano e del granulo termoplastico) e l’Ugl è preoccupata per le trenta famiglia che si ritroveranno senza lavoro e stipendio.

 

Nella mattina di giovedì il segretario provinciale della Ugl Stefano Cannelli e il sindaco di Castigano Domenico Corradetti, insieme al capo fabbrica Moreno Sacripanti e al rappresentante degli operai Giuseppe Troiani si sono recati al tribunale di Fermo per fare delle rimostranze e per verificare se ci sono possibilità tecniche, legali e giuridiche per far si che l’attività industriale prosegua.

 

L’azienda, prima che venisse dichiarata fallita, era in amministrazione controllata «bisogna verificare se il collegio dei giudici decide di far proseguire l’attività produttiva dato che l’azienda ha ordinazioni».

 

Una forte preoccupazione in quanto i trenta salariati, da lunedì sono senza lavoro, sono da aggiungere alle migliaia presenti nella provincia di Ascoli Piceno e agli oltre trentacinquemila della Regione Marche.

 

Cannelli vuole attuare un piano strategico affinché l’azienda torni a produrre, ma per far ciò è necessario l’appoggio delle istituzioni «è nostra intenzione – afferma Cannelli – verificare e fare un piano della situazione con l’assessore alle politiche attive della provincia di Ascoli Piceno Emidio Mandozzi».

 

Il giudice di Fermo ha dichiarato l’azienda fallita nonostante il datore di lavoro abbia pagato gli operai e i fornitori al fine di proseguire l’attività industriale.

 

L’Azienda, secondo il capo fabbrica Sacripanti che da trent’anni lavora presso la Ligmar Gomma, da lunedì doveva ripartire con la produzione in quanto aveva come prima commessa oltre trecento paia di suole e quindi c’era la possibilità di lavorare per almeno un mese, «non vedo proprio per quale motivo il tribunale di Fermo abbia preso questa decisione che secondo me è unica in Italia».

 

Il sindaco di Castignano si fa avanti «è una delle poche fabbriche presenti nel comune di Castignano e purtroppo sta chiudendo – aggiunge – cercheremo di evitare che accada questo evento che colpirebbe in modo negativo la comunità».

 

Giuseppe Troiani durante l’incontro con l’assessore ricorda che l’anno scorso, durante le festività natalizie, l’azienda era in ritardo con i pagamenti e per ironia della sorte anche quest’anno per lui come per gli altri colleghi sarà un natale difficile. Ad incontro finito, con pochi cospetti all’interno dell’ufficio, Troiani si avvicina all’assessore e quasi gli sussurra «siamo tutti padri di famiglia faccia qualcosa».