Una discussione che appassiona. Così mi sento di interpretare la enorme partecipazione ai congressi del mio partito che si stanno svolgendo in tutta la provincia di Ascoli Piceno.

In una fase politica in cui il populismo della destra si mostra in tutta la sua evidenza agli occhi e soprattutto alle tasche dei cittadini che giornalmente si confrontano con il problema di arrivare alla fine del mese o con il dramma della disoccupazione e della perdita di occupazione, i nostri congressi sono l’occasione per riportare l’agenda politica sui temi del paese reale.

Sono l’occasione per i nostri iscritti di avere uno scatto di dignità, di andare a votare per un programma e per coloro che dovranno attuarlo che sia chiaramente alternativo al programma delle destre, un programma che pur espresso in diverse mozioni è in ogni caso centrato sulla valorizzazione piena della qualità del lavoro, della sua sicurezza e della sua stabilità come indicatori del grado di libertà, di democrazia e di emancipazione di un paese europeo.

A livello nazionale, regionale e locale siamo riusciti a trovare candidature unitarie che esprimano questo progetto comune; a livello provinciale purtroppo, non voglio nascondermi dietro un dito, questa sintesi non si è trovata, ma non ritengo sia giusto appassionarsi ai personalismi, svilire tutto il positivo che nasce dalla discussione appassionata avvenuta nei nostri congressi semplicemente perché due compagni di pregio, per ricoprire una carica importante quale quella della segreteria di federazione provinciale, hanno voluto confrontarsi con la base, che dovrà scegliere liberamente tra due stili diversi di fare politica e tra due persone che sicuramente hanno avuto e avranno entrambe una brillante carriera politica nel loro futuro.

In questa fase politica dobbiamo sapere che la società ci osserva perché abbiamo la forza come partito di essere alternativa credibile al centrodestra a livello locale e a livello nazionale, ma dobbiamo volare alto, dobbiamo esserne all’altezza, tutti, dirigenti, cittadini della costa,dell’interno e della montagna, delle città e dei piccoli centri, tutti con pari dignità, tutti nel rispetto di tutte le diversità.

Auspico che nei prossimi giorni si parli di confronto leale tra proposte e che si evitino i miseri tentativi di gettare discredito sui compagni di partito che hanno tutti espresso  liberamente il proprio voto in maniera palese, come tutti sanno, di fronte ad una commissione elettorale con proprie regole, e non di fronte a un ex sindaco (che non ha la sindrome dell’ex).

Parlare di presunte irregolarità è solo un segno di debolezza e appare un boomerang che svilisce la portata delle nostre proposte politiche, svelando uno stile di confronto che qualifica chi lo mette in atto.

Ringrazio i compagni di tutte le sezioni che si sono espresse e attendo con rispetto e serenità di conoscere come si esprimeranno  tutte le altre sezioni tra cui  Ascoli Piceno, capoluogo di provincia, nella convinzione che le diversità tra le nostre città, i centri costieri, i centri rurali o industriali rappresentino una ricchezza  per il nostro partito che deve dare adeguata rappresentanza a tutte queste realtà tendendo a valorizzarle e non a contrapporle.