Un toccasana per il colesterolo, il diabete e il... territorio.

E’ il Carciofo di Montelupone, al centro di un incontro organizzato da Coldiretti Marche e Coldiretti Macerata nell’ambito della Legge 37, svoltosi nella sala consiliare del Comune.

Secondo quanto emerso dalla relazione della nutrizionista del Ciess, Gianna Ferretti, questo prodotto della tradizione agricola maceratese ha un elevato contenuto di pectina, cinarina e fibre vegetali che garantiscono benefici effetti per la prevenzione di malattie come il diabete e il colesterolo.

“Farne conoscere le qualità salutistiche e mettere in risalto il suo legame col territorio è dunque la miglior ‘ricetta’ per rilanciare il carciofo di Montelupone - ha spiegato Federica Falcioni, responsabile per la Coldiretti Marche di Campagna Amica -, e su questo binomio dobbiamo puntare l’attività di promozione”.

Dopo il saluto del sindaco Nazareno Agostini, delle strategie di marketing ha, invece, discusso il professor Giovanni Ciafrè, dell’Università di Teramo. “Oggi il settore ortofrutticolo sta divenendo sempre più indifferenziato ed è dunque positivo trovare un prodotto come il carciofo di Montelupone che, al contrario, mantiene un’identità ben precisa - ha spiegato –, tale da poter addirittura caratterizzare un intero territorio. Ma è chiaro che a tutto ciò deve essere abbinata un’adeguata offerta turistica”.

Nel frattempo, come ha ricordato il segretario di zona Coldiretti Stefano Miccini, si sta ormai giungendo alla costituzione dell’Associazione di produttori, sulla base di un disciplinare redatto dall’Assam. Con l’obiettivo che ciò possa costituire una base per ottenere in tempi brevi una Denominazione di origine che dia ulteriore valore, soprattutto a livello di promozione, al carciofo monteluponese.