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In casa Fermana e l'allenatore Cari analizzano il match di domenica scorsa

Fermo | Concordi sui punti chiave della partita. La squadra è al lavoro per preparare al meglio l'incontro contro il Napoli di giovedi prossimo in notturna.

di Paolo Gaudenzi

Il pareggio ottenuto domenica scorsa tra le mura amiche contro la Spal, può essere letto in duplice maniera: un passo falso, considerata l'occasione dai non aver capitalizzato al meglio il turno casalingo, ma anche una prova di maturità degli uomini di Cari, abili a non capitolare sotto la pressione di una Spal forte dell'uomo in più sin dalla mezz'ora del primo tempo. Punti di vista.

"Il fatto di avere resistito agli attacchi di una squadra tonica, con elementi di categoria superiore (Sadotti, Consonni, Melara), e con spazi maggiori derivanti dalla superiorità numerica, non deve farci perdere la lucidità necessaria per analizzare i nostri errori - esordisce in sala stampa il patron del sodalizio canarino - per quanto riguarda la prestazione dell'arbitro, il Sig. Herberg, non ho la presunzione di insegnare il mestiere a nessuno, ma penso sia stato sotto l'occhi di tutti gli addetti ai lavori quanto accaduto, e non parlo certo per parte presa"

Oggettivamente, ci sentiamo di dar ragione a Battaglioni: dal referto arbitrale, oltre agli 11 ammoniti, Micallo espulso e Cari allontanato, si potrebbe estrapolare una partita nervosa, combattuta su un campo pesante, piuttosto che il canonico incontro visto il domenica scorsa. Ciò che a nostro avviso grava maggiormente sulle spalle del fischietto di Messina è la mancata espulsione di un centrocampista ferrarese, in precedenza già ammonito, entrato da dietro su
Onesti in fuga. Al contrario, pronto l'allontanametno del tecnico ex Giugliano reo di aver protestato per i due pesi-due misure. (Vedi l'episodio Micallo.)

"Bisogna aver pazienza e lavorare con umiltà - sono queste le parole di Cari ai nostri microfoni - la squadra che alleno è la più "verde" dei professionisti, prima che giocatori, bisogna gestire l'uomo che matura. Purtroppo l'inferiorità numerica ci ha costretto a rivedere i piani: Miglietta, per esigenza, è ripiegato terzino destro, così come Vitali è scalato ala. L'unica nostra arma è
diventata, a quel punto, il contropiede."

Ora bisognerà concentrare energie psicologiche e tattiche verso la sfida, eccitante quanto temibile, contro il Napoli.

Nel concludere, ringraziamo pubblicamente la Sig.na Elisa Fazi di Ferrara, per la collaborazione riservataci nell'articolo di sabato scorso, alla viglia della gara appena analizzata.

19/10/2004





        
  



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