Un padre, un fratello, un amico e semplicemente un tifoso. Così stamattina si è presentato il nuovo presidente della Samb, Umberto Mastellarini, agli oltre 300 tifosi che hanno assistito al battesimo di una nuova era nel club rossoblù. Ha il sapore del sacrificio, della passione, dell’umiltà e di tanta voglia di far bene la nuova linea adottata dall’imprenditore edile di Giulianova, ben lontana da quella caratterizzata dai grandi proclami della gestione Gaucci. Il suo modo di proporsi in maniera pulita e il suo esprimersi con toni semplici e passionali hanno conquistato i tifosi, che hanno accompagnato con scroscianti applausi alcuni passi del primo discorso da presidente della Samb.

 

Si è commosso Mastellarini, sarà stato il magico clima che si è creato con la concomitanza tra il suo cinquantasettesimo compleanno e la soddisfazione di essere riuscito a fare breccia nel cuore dei tifosi. “La voglia di acquistare la Samb ce l’ho sempre avuta – dichiara Mastellarini – Ci provai poco prima che la prendesse Gaucci, ma quella volta l’impresa non andò a buon fine. Ora, però, si può dire che inizia una nuova era e mi auguro che vada tutto bene. Ripartiamo da zero. La Samb non è mia, ma dei tifosi. I presidenti cambiano e la Samb rimane. Sono orgoglioso di essere qui. Ci tengo a stare a lungo a San Benedetto, perché ora nel mio cuore c’è la Samb. Se sbagliamo, non ci dovete aggredire – precisa Mastellarini rivolgendosi ai tifosi – Se facciamo le cose in maniera positiva non ci dovete dire grazie, perché è un nostro dovere farle bene”.

 

Mastellarini poi chiama in causa la tifoseria e l’amministrazione comunale. “La Samb dovrà essere una grande famiglia – dice – Le gioie le voglio dividere con voi tifosi. Cerchiamo di essere tutti uniti. Martedì mi incontrerò con il sindaco Martinelli e parleremo dei campi di allenamento, della convenzione e del problema parcheggi. Poi un invito agli imprenditori locali e agli albergatori. Se vogliono venire con noi, le porte sono aperte. Abbiamo bisogno di tutti. Lo sport lo faccio per amore. Non avevo voglia di costruire a Giulianova, e figuriamoci qui a San Benedetto, dove sono venuto solo per fare calcio. Un ringraziamento va a D’Ippolito, che è stato bravissimo a costruire in pochissimo tempo una squadra, e al dottor Manfredi, che è stato straordinario a spronarmi nell’acquisto della Samb”.

 

Mastellarini detiene il 10% delle quote azionarie del club rossoblù, mentre il restante 90% viene assorbito da una società, nella quale confluiscono lo stesso Mastellarini ed alcuni imprenditori. Questi ultimi hanno espresso il desiderio di riservatezza e di non visibilità, oltre che evitare la frammentazione delle decisioni che verranno prese da un unico soggetto giuridico.

 

Ieri c’è stata la nomina del Consiglio di Amministrazione, che vede la presidenza di Mastellarini ed è composto da cinque membri appartenenti all’imprenditoria locale. I loro nomi verranno comunicati nei prossimi giorni quando verranno accettate le cariche.