La comunicazione da parte del Ministero delle Attività Produttive del finanziamento del contratto di programma della fileria agro-industriale delle aree montane presentato dal Piceno Consind è sicuramente una buona notizia per tutto il territorio.

 I vari progetti che articolano il contratto di programma potranno costituire un importante sostegno alla crescita complessiva, ed allo sviluppo economico ed occupazionale.
 E’ giusto quindi apprendere con soddisfazione il verificarsi di tali eventi.
 Meno opportune a me appaiono invece alcune dichiarazioni.degli attuali amministratori del Piceno Consind che, nel sottolineare questo straordinario risultato, dovrebbero anche riconoscere, almeno per onestà intellettuale, che esso non è certo da ascrivere a questa amministrazione perché fu concepito da quella precedente di centro sinistra.

 Voglio ricordare a tal proposito che l’idea di sottoscrivere il contratto di programma partì nella primavera del 2003 su iniziativa del Piceno Consind che definì gli ambiti di interventi costituiti dalle filiere dell’agroalimentare, del manufattiero e del turistico culturale.
 A fine estate 2003 il contratto di programma era già pronto ed aveva visto la fattiva partecipazione dei vari soggetti, Enti Locali, Imprese, Associazioni, sotto il coordinamento del Piceno Consind (amministrazione Bastiani).

 L’attuale amministrazione, insediatasi a fine 2003, ha ereditato tale contratto e si è limitata a provvedere ad adempimenti di carattere burocratico amministrativo nei rapporti con il Ministero (ad esempio la separazione delle filerie come richiesto appunto da Roma).
 Sarebbe quindi stato più corretto che gli attuali amministratori di maggioranza, nelle loro dichiarazioni, avessero fatto mensione di questo iter; quando vi sono difficoltà non esitano a dire che sono responsabilità delle amministrazioni precedenti; la stessa cosa non dicono quando si tratta di prendere meriti non propri.

A tale proposito mi piacerebbe sapere, dopo circa un anno dall’insediamento, cosa abbia fatto l’attuale maggioranza, al di là della mera ordinaria amministrazione.
 Mi limito a ricordare al Presidente gli impegni assunti sulla Vallata del Tesino rispetto ai quali non è stato fatto assolutamente nulla: la variante al PTC di Santa Maria Goretti che dovrebbe sistemare alcune situazioni ed estendere le aree produttive anche in territorio di Castignano; la sistemazione del depuratore di Santa Maria Goretti con tutte le aziende insediate che non vengono allacciate al collettore fognario; l’acquisto di aree da mettere a disposizione delle aziende che intendono insediarsi; gli enormi problemi che hanno le aziende dell’agglomerato interessate dalle prescrizioni del PAI Regionale.

 Questo per limitare alla zona del Tesino, ma vorrei sapere anche cosa sia stato programmato in questo anno per gli altri agglomerati, quali progetti strutturali di sviluppo siano stati se non avviati almeno pensati.

 Ho l’impressione che questa maggioranza non abbia fatto nulla e che siano aumentate le difficoltà dell’Ente a partire dalla situazione finanziaria che mi dicono si sia appesantita, nonostante alcune entrate straordinarie una tantum che consentono  di andare avanti.
 Voglio auspicare che questa discussione sull’attuale situazione e sul futuro dell’Ente si apra ad ampio spettro e veda protagonisti gli Enti consorziati e le forze politiche del centro sinistra, che hanno la possibilità di  tornare alla guida del Consorzio per assicurarne un concreto e positivo sviluppo.