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Torna “Il teatro della Comunità” di Marco di Stefano

Ripatransone | Due settimane, uno spettacolo, gente comune che diventa protagonista sotto la direzione dell’attore regista di fama internazionale Marco di Stefano.

di Adamo Campanelli

Marco di Stefano

Bambini, giovani, adulti tutti in questi giorni stanno rispondendo al richiamo di Marco di Stefano e del suo “Teatro della Comunità” inserito nel Festival del Leone a Ripatransone.

Ormai alla terza edizione il Teatro della Comunità è la forma teatrale coniata da Marco Di Stefano e Brigitte Christensen all’inizio degli anni 80.

Il primo esperimento di teatro della comunità fu anche il pretesto per la nascita del “Festival Internazionale del Teatro” di Amandola, divenuto anno dopo anno un punto di riferimento per artisti e pubblico, un’occasione per sperimentare nuove forme di comunicazione.

La filosofia è semplice e nobile, dare la possibilità alla gente comune di creare e crearsi uno spettacolo teatrale trovarsi insieme, formare gruppo ed esprimersi liberamente.
 
E’ quello che in queste settimane si sta costruendo ogni sera presso il teatro Mercantini di Ripatransone.
 
Di Stefano, affermato attore, regista, e docente di recitazione realizzerà grazie all’aiuto prezioso di non-professionisti una rappresentazione teatrale unica.
 
Unica perché costruita al momento, senza copioni, unica perché fatta da persone di generazioni diverse con lo scopo comune dell’amore per l’arte teatrale.

Mettersi alla prova, oppure cercare di tirare fuori il proprio Io, le motivazioni che molto probabilmente spingono questi “provetti attori” nel seguire 15 giorni consecutivi di Stefano.

"L’approccio soft, dolce, il lavoro preparatorio, è la base fondamentale per l’esplosione dell’energia, della gioia di vivere, è ciò che porta alla partecipazione al di là di qualsiasi schieramento politico e religioso: il teatro può unire la gente sui valori universali di pace, tolleranza, giustizia, vita, rispetto reciproco.." afferma Marco di Stefano.

Creatore, con Brigitte Christensen del Festival Internazionale del Teatro di Amandola da loro diretto per 16 edizioni fino alla conclusiva del 1998, dopo sei anni di assenza torna alla ribalta con l’ultima edizione che si chiude con la sua inconfondibile “firma”.

16/09/2004





        
  



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