La minoranza consiliare indice la conferenza stampa dove esprime la mancanza di un confronto politico da parte del centro destra. L’incontro si è svolto nella sala Massy del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno ed erano presenti Giorgio Rocchi, Nazzareno Firmani, Gianfranco Bastiani, Stefano Corradetti, Roberto Allevi, Anna Casini, Giuseppe Brandimarti, Lara Caponi, Marco Regnicoli, Carlo Cannella, Roberto Mascetti, Emidio Catalucci.

 

Si parla di ostruzionismo nei confronti della sinistra, che rimane a dir poco delusa dal comportamento della maggioranza anche per quanto riguarda i nomi dei presidenti e vice presidenti delle commissioni consiliari.

 

Difatti la minoranza non ha nessuno di questi incarichi in nessuna delle commissioni consiliari, “ci sono altre amministrazioni che hanno lasciato la presidenza della commissione bilancio alla minoranza senza paure di controlli che comunque sono indice di trasparenza” dice Anna Casini consiliare comunale nelle file dei D.S.

 

Secondo Brandimarti la minoranza ha mandato un chiaro segnale di collaborazione per la realizzazione di piani utili alla città. Ma già dai primi minuti del primo consiglio comunale i segnali mandati dalla minoranza non sono stati recepiti dal centro destra, “dobbiamo pensare che la maggioranza vuole andare da sola e non vuole collaborare con la minoranza per la realizzazione dei progetti che la città attende”.

 

“saremo noi a proporre atti deliberativi e a far si che la maggioranza dica no ai nostri progetti per la città”.

 

La conferenza stampa indetta dal centro sinistra è comunque legata alla nomina delle commissioni consiliari, ma il fatto fondamentale è che la sinistra si è resa conto che i consiglieri comunali e il consiglio comunale avranno un ruolo secondario.

 

“Credo che i consiglieri eletti sia di minoranza sia di maggioranza, dai cittadini, abbiano poco peso nelle decisioni che in questa città vengono prese e non hanno nemmeno la possibilità di controllare ciò che avviene” afferma Gianfranco Bastiani dei Democratici di Sinistra.

 

C’è un distacco tra il consiglio comunale e l’amministrazione che governa. Spesso le decisioni sono state prese al di là degli stessi consiglieri e nonostante i posti distribuiti, presidenze e vice presidenze, c’è un certo malcontento nella maggioranza consiliare.

 

“La nostra proposta è nel collaborare e nel dare un contributo per concretizzare alcune degli importanti progetti che servono alla città di Ascoli, per dare una speranza ai nostri giovani per il futuro e se ciò non avviene sappiamo di chi è la responsabilità”  ribadisce Bastiani.

 

La sinistra aveva chiesto di poter rientrare nella commissione bilancio o nella commissione affari istituzionali nella funzione di presidenza, questo perché la minoranza non avendo possibilità di governo diretto voleva una finestra per collaborare. “Questo ci è stato negato – dice Firmani - Celani ha preferito la solita spartizione di poltrone invece che la collaborazione con la minoranza”.

 

Catalucci “Così facendo si ridicolizza il ruolo della minoranza e la si relega ad uno stato nel quale non sono garantite le condizioni per cui un consigliere possa svolgere a pieno il proprio lavoro”. Lo stesso spiega che la minoranza non voleva conquistare nessuna poltrona ma soltanto il rispetto di alcune norme politiche attraverso una unica presidenza, quella della commissione di vigilanza e controllo (commissione bilancio).

 

Duro e schietto Stefano Corradetti che ha riscontrato un atteggiamento di grande chiusura che andrà a danno della città. “abbiamo verificato che di fatto non esiste una giunta che decide e non esistono consiglieri autonomi – ribadisce – c’è un gruppo di potere che fa delle scelte all’esterno e le impone agli stessi consiglieri e credo anche alla stessa giunta”.