Dopo i due spettacoli di teatro-danza andati in scena al Teatro Comunale di Porto San Giorgio, i Teatri Invisibili tornano a Grottammare con due spettacoli dedicati all’immigrazione.

Sabato 11 settembre, ore 19.15, Piazza Peretti a Grottammare, il Piccolo Teatro del Me-ti propone “Trevico-Torino: Viaggi da Sud a Sud”.

 

Lo spettacolo si svolge interamente all’aperto: il pubblico si muoverà lungo i vari luoghi della rappresentazione, accompagnati e guidati dagli attori. “Trevico-Torino” parte da una frase di una signora barese, a proposito dei meridionali: “Abbiamo tutto. Siamo allegri e solari, ma siamo disoccupati”.

 

Da qui inizia una serie di racconti di viaggi: viaggi dentro il Sud, viaggi di mare e di terra, del mutare e del permanere. Di crescere senza un padre che lavora tutto l’anno in mare. Natale e Pasqua senza padre. Abbiamo radici e non siamo di nessun posto: tutte le nostre famiglie vanno dal porto al mare.

 

Si muove tra carrette del mare, depositi di storie, magie dimenticate chissà dove, contadine assassine assolte per la loro bellezza, fanti che non sparano, alberi che nascono dentro un carcere, sguardi lucidi sui paesi meridionali di oggi. Ogni storia genera altre storie.

 

Tutte le storie fanno così. Il Piccolo Teatro del Me-Ti, che da 25 anni lavora sulla narrazione, avendola ascoltata direttamente dai contadini, cerca consapevolmente una drammaturgia “orizzontale” nella quale ciascuna storia sacrifica in qualche misura la propria struttura gerarchica e ciascuna può scivolare, senza accorgersene, dentro un’altra. Perché in realtà siamo tutti gli uni dentro gli altri. Gli interpreti sono Dino Di Nella, Giovanna Fantini, Augusta Natale, Emilia Paolini, Gianni Scarsi. La regia è di Sandro Cianci.

 

Domenica 12 settembre, ore 21.30, Sala Kursaal di Grottammare, il Teatro Minimo metterà in scena “Confine”, di e con Michele Santeramo e Michele Sinisi.

 

Si parlerà di gommoni, di onde. Di uomini che sognano, di corpi affogati sballottati dal mare. Si parlerà di leggi, di impronte digitali, di impronte che alcune storie lasciano nella coscienza. Si parlerà del concetto di “confine”, ma con il “K”. Il Kappa della durezza, della repressione, della mancanza di rispetto dei diritti degli uomini... “Konfine” prende lo spunto dalle notizie di cronaca, tragicamente sempre uguali: clandestini che affogano in mare, che rimangono asfissiati nei vagoni e nei camion.

 

E prosegue raccontando la terribile storia di una famiglia di immigrati che per quattro volte tenta lo sbarco in Italia. Quattro viaggi tra le onde, l’oscurità, la paura, la legge Bossi-Fini. Konfine è una storia di storie. Una storia tragica di tragiche storie. Storie, con motovedette e leggi, che non riescono a capire la Storia. Oggi la storia sono anche loro, gli immigrati. Alcuni analfabeti della storia, però, non lo capiscono.

 

Michele Santeramo, autore ed attore, comincia la sua esperienza frequentando laboratori e corsi di scrittura e narrazione. Autore di spettacoli teatrali, di sceneggiature per cortometraggi, di racconti brevi editi.

 

Michele Sinisi, attore e regista teatrale, è stato segnalato come miglior attore under 30 in occasione del premio “UBU” per gli anni 2000 e 2001.