Quella entrante sarà una settimana cruciale per il futuro della Samb. Lo deve essere per forza. Senza una società, senza una squadra, e quindi logicamente senza fare un ritiro per la preparazione atletica e tecnico-tattica, senza aver potuto disputare una gara ufficiale in Coppa Italia (la partita di Gualdo non è stata ancora omologata, il derby con la Fermana, che si doveva disputare ieri, è stato rinviato al 5 settembre, e poi è molto probabile che il match di mercoledì sera a Tolentino possa slittare anch’esso). Un quadro davvero desolante.

 

Non c’è squadra in Italia che stia vivendo il travaglio della Samb. Forse il Taranto, anche lì alle prese con i guai personali del patron Ermanno Pieroni e con una situazione simile alla Samb, ma i pugliesi la stagione agonistica, seppur con i quattro tesserati che possiede e la Berretti, l’hanno iniziata pur andando incontro ad una figuraccia contro il Melfi in Coppa Italia. A San Benedetto i tifosi, tenendo alla dignità, hanno giustamente impedito ai propri giocatori di farli entrare in campo a Gualdo.

 

Tutto questo, alla fine dello scorso campionato, era impensabile che avvenisse. Soprattutto che neanche dopo Ferragosto si arrivasse a dare estrema chiarezza ad una situazione societaria che, a tutt’oggi, appare ancora incerta. Tantissime cordate che si sono interessate a rilevare l’intero pacchetto azionario della Samb e tutte puntualmente respinte perché non arrivavano a soddisfare la cospicua valutazione economica del club rossoblù effettuata dalla famiglia Gaucci.

 

Buccilli, il pool abruzzese capeggiato da Lino D’Eugenio, il gruppo D’Ambrosio e Corona, Pieroni con gli imprenditori romani Anellucci e Triulzi, il duo composto dal presidente del Pescara Dante Paterna e dall’ex presidente del Giulianova Umberto Mastellarini, il gruppo capeggiato da Giuliano Fiorini, l’imprenditore edile di Martinsicuro Achille Tommolini. Abbiamo dimenticato qualcuno? Comunque tutti rimasti con un pugno di mosche in mano.

 

Ora sulla graticola c’è il gruppo di imprenditori bresciani, che avrebbe trovato un’intesa di massima con Alessandro Gaucci. Mancherebbe solamente la definizione dell’accordo, ma il tutto sarebbe vincolato all’accettazione, da parte dell’amministrazione comunale, delle richieste inoltrate dall’emissario degli imprenditori lombardi, Ivano Bonetti, nell’incontro tenutosi venerdì scorso a Norcia.

 

In tal senso, tornato dalle vacanze il sindaco Martinelli, domani pomeriggio si svolgerà una riunione di Giunta per discutere sulle risultanze del summit di Norcia. Dalle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore dal vice sindaco Pasqualino Piunti e dall’assessore allo sport, Bruno Gabrielli, non ci dovrebbero essere particolari problemi e quindi verrebbero pienamente accettate le richieste degli imprenditori bresciani.

 

Una volta preso atto del positivo impegno da parte dell’amministrazione comunale, dovranno emergere, per forza di cose, importanti riscontri sulla delicata trattativa. Si vedrà quindi se si arriverà ad una scontata definizione dell’accordo come affermato qualche giorno fa da Alessandro Gaucci, se si potrà conoscere qualche particolare in più sull’identità di questi misteriosi imprenditori bresciani. Fino ad ora l’intera trattativa è rimasta nel massimo riserbo, ma dopo l’avvenuta risposta dell’amministrazione comunale, i tifosi giustamente chiederanno la massima chiarezza sulla vicenda.

 

In attesa degli eventi sarebbe rimasto Giuliano Fiorini. Nel caso in cui dovesse malauguratamente saltare la trattativa con gli imprenditori lombardi, il manager modenese, logicamente con il gruppo che rappresenta, potrebbe tornare in auge cercando di riproporre nuovamente ad Alessandro Gaucci la formula della gestione annuale della società rossoblù, con l’intento di ridiscutere il tutto alla fine della prossima stagione agonistica. Ma anche il presidente del Pescara, Dante Paterna, sembra che stia rimanendo alla finestra per vedere cosa succede. Bisogna fare presto, non c’è più tempo da perdere.