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Sottomissione: (dal latino submissio -onis) Atto del sottomettere o del sottomettersi.

Ancona | Il 2022 non è affatto lontano, anzi. E l'atmosfera politica che Houellebecq profetizza non è delle più rosee: probabilmente molti, leggendo le pagine del libro, si sono sentiti in pericolo.

di Ludovica Mazzini

Copertina

D'altronde la storia è credibile, la trama si adatta molto bene alla vita reale e ciò rende il tutto verosimile.

François, professore di letteratura all'Università Sorbona di Parigi, si trova a vivere un grande cambiamento politico all'età di circa quarant'anni. Infatti nel 2022 si tengono le elezioni in Francia e, al secondo turno, vince il partito della Fratellanza Musulmana, guidata da Mohammed Ben Abbes.

Ben Abbes viene descritto come un uomo piuttosto scaltro, riesce a conquistare prima i voti della popolazione e poi anche l'appoggio dei partiti laici di Francia.
Dal momento in cui la Fratellanza Musulmana entra al potere, la società comincia a subire un forte cambiamento: François perde il suo lavoro poiché solo professori musulmani possono praticare l'insegnamento e viene liquidato con una pensione che lo rende soddisfatto.

Si percepisce dal racconto, riportato in prima persona dalla stesso François, che il governo musulmano non ha alcun tipo di problema economico; anzi, sfrutta la ricchezza che ha per rendere meno difficoltosa alla popolazione l'accettazione del cambiamento.
Nonostante un iniziale rifiuto, poiché era impensabile piegarsi al fattore religioso, lentamente François osserva il mondo cambiare e i suoi amici (o meglio, colleghi) ricominciare a lavorare con salari esorbitanti, abitazioni meravigliose e più di una moglie al loro fianco.

François non aveva nulla: né un lavoro, né una donna, tantomeno un'abitazione sfarzosa.
Dopo l'offerta fattagli personalmente dal rettore della Sorbona, con tono piuttosto persuasivo, anche François decide di piegarsi alla corrente e torna al suo lavoro in università, ma solo dopo esser entrato a far parte dei praticanti musulmani.

L'amaro pensiero che ciò possa realizzarsi in un prossimo futuro nasce automaticamente nella testa di chi, nel 2015, vive situazioni di continua tensione tra le varie forze religiose, etniche e culturali.
Paradossale il fatto che l'autore abbia scelto proprio Parigi come terra di svolgimento della storia, sembra quasi una previsione dell'avvento di gruppi musulmani sul territorio francese.

Eppure, la sua visione è pacifica, almeno in termini di scontri armati. Il partito sale democraticamente al potere, quasi ormai ci fosse una sfiducia radicata nei gruppi fino ad allora al governo; i cambiamenti avvengono senza che molti se ne accorgano, infatti François si trova un giorno a notare di colpo che le donne non indossano più gonne, come risultato di una delle nuove regole della Fratellanza Musulmana.
I cambiamenti avvengono lentamente, strisciando sotto gli occhi delle persone, ma capaci di rivelarsi solo nel momento in cui sono già stati assorbiti nelle abitudini e non è più possibile tornare indietro.

Inoltre, la possibilità, data ai soli musulmani, di lavorare in una delle più prestigiose università di Parigi, genera un aumento delle conversioni, più che il diffondersi del malcontento.
Il quadro finale risulta inquietante: l'attecchire di nuove leggi, di nuovi usi e costumi diventa un'operazione facile e rapida, ma aleggia sempre alla base un'intenzione dittatoriale, un'imposizione.

Sembrerebbe quasi che Houellebecq volesse mostrarci che, anche nel migliore dei casi (ovvero quello in cui non avvenga uno scontro armato), la popolazione occidentale non potrebbe vivere sotto le imposizioni di una cultura così diversa.

13/12/2015





        
  



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