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Tempi duri per abusivismo e contraffazione

San Benedetto del Tronto | Campagna di sensibilizzazione di Prefettura, Confcommercio e Forze dell'Ordine, "Non vivere nella falsità ma acquista in originalità", l'appello è rivolto ai turisti del Piceno.

Giorgio Fiori

Tempi duri per i commercianti abusivi ed i venditori di prodotti contraffatti. Oltre all'impegno quotidiano delle forze dell'ordine a reprimere con rinnovata energia il fenomeno ed alle legittime manifestazioni di protesta degli esercenti "regolari" è in pieno svolgimento la Campagna di Sensibilizzazione, voluta dal Prefetto Graziella Patrizi, di concerto con Confcommercio e con tutte le forze dell'ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato; Corpo Forestale e Capitaneria di Porto) e subito sposata dal presidente Confcommercio Fausto Calabresi e dal direttore Giorgio Fiori, rivolta ai consumatori, sul problema del falso e della contraffazione, proprio nel clou della stagione estiva, quando appunto il problema si ingigantisce.

"Falso, Contraffazione, Abusivismo: Un danno certo per il mercato, le imprese e l'occupazione.... Un rischio per i consumatori", è questo il messaggio primario riportato nelle locandine affisse, a cura di Confcommercio, in tutte le concessioni balneari e negli hotel della Riviera, da Porto D'Ascoli a Cupramarittima, proprio per sensibilizzare soprattutto la popolazione turistica a rendersi consapevole, che comprando prodotti falsi si rischia la salute, l'acquirente finale incorre in sanzioni da 100 a 7000 euro, si alimentano malavita e criminalità, si contribuisce allo sfruttamento della manodopera clandestina e del lavoro sommerso, si danneggia con la concorrenza sleale il mercato e quindi gli imprenditori che pagano le tasse.

La campagna grafica di primo impatto è altresì sostenuta da un messaggio fonico diffuso, per iniziativa della stessa Prefettura, due volte al giorno, sulle spiagge Picene, rivolo più direttamente alle famiglie dei villeggianti per metterle ancora in guardia sui rischi del comprare falso. L'Italia ha il triste primato di essere il primo Paese europeo per il consumo di prodotti contraffatti ed è al terzo posto nel mondo per la produzione del falso, con un giro d'affari pari a 6,9 milioni di euro annui ed un impatto sull'occupazione che riguarda complessivamente 110.000 posti di lavoro. Un problema dunque enorme e preoccupante di cui la provincia di Ascoli Piceno non ne è certamente scevra, tanto che la Confcommercio si batte da sempre contro tutte le forme di illegalità per contrastare il proliferare del fenomeno che, se pur non si riuscirà a debellare, quanto meno si potrà contenere con l'impegno sinergico di tutti, soprattutto degli stessi consumatori.

17/07/2014





        
  



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