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De Cesare Antonio, arrestato per la rapina alla gioielleria e per il furto al mattatoio

Ascoli Piceno | Recuperate le tre pistole rubate

La Squadra Mobile, nell’ambito dell’operazione che ha portato ad eseguire 2 Ordinanze di Custodia Cautelare in carcere ai danni degli autori della tentata rapina alla gioielleria gestita dal Sig. Marinucci, ossia Serafini e De Cesare Antonio, ha scoperto che quest’ultimo era pure l’autore di un furto commesso il 19 settembre presso la ditta NE.MA., che gestisce il mattatoio. Infatti, nella nottata di quel giorno il De Cesare, aveva fatto intrusione negli uffici del mattatoio, attraverso la forzatura della porta di ingresso, poi aveva fatto visita negli uffici della ditta suddetta, in quelli del veterinario, in quelli di proprietà dell’Associazione Paracadutisti e dell’Associazione Nazionale libera caccia. Nel complesso aveva rubato:    Un bilancino di precisione;    Un televisore LCD;    tre pistole semiautomatiche disattivate (P38 – LUGER – MAUSER);      una telecamera;    2 radio;    Una valigetta in alluminio. Fuggendo, aveva lasciato sul posto un piede di porco ed arnesi atti allo scasso. L’uomo, pluripregiudicato ha diversi precedenti penali: in data 17 luglio 2011 denunciato dall’U.P.G.S.P. e dal C.F.S. per tentato furto presso il Corpo Forestale dello Stato; in data 1 agosto 2011 denunciato dalla Squadra Mobile per ricettazione in quanto trovato a bordo di un camper rubato;  in data 15 settembre 2011 indagato per il furto presso l’abitazione del Sig. Bini Enzo, perpetrato la sera precedente, in quanto rilevati presso la camera da letto de quo, frammenti papillari di sue impronte, a seguito di accertamenti scientifici  del G.I.P.S. di Ancona; ricettazione, furto, estorsione, possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, evasione, danneggiamento, lesioni personali, minaccia, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, porto abusivo di arma; evasione dagli arresti domiciliari; ricettazione; possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli;  furto in abitazione; condannato nel 2009 ad 1 anno e 8 mesi  per ricettazione dal Tribunale di Bari; condannato nel 2005 per furto aggravato dal Tribunale di Belluno; condannato nel 2005 per danneggiamento ed evasione dalla Corte Appello di L’Aquila; condannato nel 2005 per rapina e ricettazione dalla Corte d’Appello di Torino.

24/09/2011





        
  



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