Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi
martedì 26/11/2024    |   Ultimo aggiornamento ore 18:27    |   Lavora con noi    |  

Brani d'organo dal Risorgimento per il 150° dell'Unità d'Italia

Ascoli Piceno | Le celebrazioni di quest'anno hanno portato alla riscoperta del grande musicista Giovanni Tebaldini, che visse gli ultimi anni della sua vita a San Benedetto.

Giovanni Tebaldini

La Provincia di Torino, nell'ambito del Progetto Organalia, ha voluto sottolineare l'eccezionale avvenimento del 150° dell'Unità d'Italia con una realizzazione tra storia e musica: un digipack contenente quattro compact disc che rendono omaggio alla musica organistica del nostro Paese dal Risorgimento al Novecento.

L'età del Risorgimento è identificata da brani che hanno infiammato gli animi dei patrioti, i quali nel 1861 hanno permesso la proclamazione del Regno d'Italia. Esecutore del primo CD il M° Roberto Cognazzo con Arie del Risorgimento: composizioni conosciute del teatro d'opera di Rossini, Bellini, Mercadante, Verdi, Gabetti, Gonella, Foroni e Olivieri, oltre al Canto degli Italiani di Michele Novaro-Goffredo Mameli, divenuto l'Inno nazionale.

Nei successivi compact disc figurano brani di due rappresentanti di spicco di un periodo ricco di tensioni e di aneliti patriottici che gettò le basi per i futuri accadimenti: Giuseppe Gherardeschi (Pistoia, 1759 - ivi, 1815) e Felice Moretti, poi padre Davide da Bergamo (Zanica, Bergamo, 1791 - Piacenza, 1863), interpreti il M° Andrea Vannucchi e il M° Luca Scandali.

Un discorso a parte merita il quarto CD - registrato dal M° Andrea Macinanti con la partecipazione del Coro polifonico di Lanzo Torinese diretto da Arcangelo Popolani - dedicato all'opera omnia per organo di Giovanni Tebaldini (Brescia, 1864 - San Benedetto del Tronto, 1952), uno dei più attivi propugnatori dell'azione di riforma della musica sacra in Italia e, in particolare, di quella organistica che va sotto il nome di Riforma Ceciliana. Significativa è stata la decisione di affidare questo progetto a Macinanti, già impegnato per la "Tactus Records" di Bologna nella registrazione integrale delle opere organistiche di Marco Enrico Bossi, che di Tebaldini fu amico fraterno e modello referenziale (con lui diede alle stampe il "Metodo di Studio per l'Organo Moderno", tutt'oggi in uso nei conservatori italiani).
Il direttore artistico Edgardo Pocorobba, durante la presentazione dell'iniziativa, ha messo in rilievo il prestigio dei compositori e degli esecutori.

Il primo concerto relativo ai CD si è tenuto il 4 maggio a Chivasso. Gli altri si faranno il 14 maggio a Chiaverano, il 25 maggio a Montanaro. Infine, il 22 giugno a Cuorgnè, presso la Chiesa Collegiata di San Dalmazzo dove c'è un magnifico organo d'epoca Vegezzi-Bossi (1894), il M° Macinanti interpreterà brani di Marco Enrico Bossi, Pietro Alessandro Yon, Vincenzo Petrali e Giovanni Tebaldini, del quale verrà eseguita Sonata con l'intervento del Coro di Lanzo Torinese.

Va ricordato che Tebaldini è stato un personaggio poliedrico, di grande talento, vasta cultura e alta levatura morale; tra i pochi ad essere chiamato da Papa Pio X ad applicare la riforma della musica sacra esplicitata nel celebre Motu proprio. Dopo aver studiato al Conservatorio di Milano ed essersi diplomato (primo fra gli italiani) presso la famosa Kirchenmusikschule di Regensburg in Germania (1889), ha ricoperto gli incarichi di vicedirettore della Cappella Marciana di Venezia (1889-1894), di direttore della Cappella Antoniana di Padova (1894-1897), del Regio Conservatorio di Parma (1897-1902). Per oltre mezzo secolo ha operato nelle Marche come direttore della Cappella Musicale Lauretana (1902-1924), facendola esibire anche in molte città italiane in oltre 40 importanti occasioni.

Nel contempo curava pubblicazioni, dirigeva concerti, teneva conferenze. Successivamente è stato docente al Conservatorio di Napoli (Francesco Cilèa lo aveva chiamato a ricoprire la cattedra speciale di Canto gregoriano ed Esegesi della Polifonia palestriniana), in quelli di Pesaro e Cagliari e direttore artistico dell'Ateneo Musicale "Claudio Monteverdi" di Genova.

Visse dal 1942 al 1952 a San Benedetto del Tronto dove continuò a comporre musica, a scrivere saggi e articoli, a tenere conferenze. Nell'ultima, del 10 ottobre 1951 - a soli sette mesi dalla morte - come in altre circostanze, commemorò Verdi che era stato suo amico. Nel 2009 la città rivierasca, che già gli aveva dedicato una via, a lui ha intestato l'Auditorium comunale.

Tebaldini è stato prescelto (senza sollecitazione alcuna...) per le celebrazioni torinesi grazie alla multiforme e coerente attività volta soprattutto alla riscoperta della gloriosa identità musicale italiana - che fece apprezzare a livello europeo - per darle continuità e sviluppo: per la competente e appassionata azione teorico-pratica contro la decadenza della musica liturgica che condusse con passione e competenza. È stata e rimane una delle figure più illuminate dell'arte e del sapere musicale che - come poche - ha lasciato una preziosa eredità documentale e intellettuale da cui trarre insegnamento. "Volle assumersi il ruolo di coscienza artistica nazionale" (Cognazzo in DEUMM) ed è considerato tra i più benemeriti promotori del rinnovamento della cultura musicale italiana tra fine Ottocento e prima metà del Novecento.

L'interesse per l'opera di Tebaldini va crescendo. Quest'anno sono state eseguite sue composizioni a Piano di Sorrento (29 gennaio, Epicedio, per il Giorno della Memoria) e a Recanati (29 aprile, A se stesso, in un Concerto Leopardiano).

Per il centenario della morte di Antonio Fogazzaro l'Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova ha programmato una Giornata di Studi che si concluderà con un concerto in cui verranno proposti brani di autori che hanno musicato versi del poeta vicentino, tra cui Tebaldini, mentre a Vicenza gli appuntamenti saranno diversi, con più concerti articolati nei luoghi fogazzariani della città e della provincia.
A dicembre nel Conservatorio di musica di Pesaro verrà rievocato l'organista Antonio Cicognani con varie relazioni. Due saranno incentrate proprio sull'azione di Tebaldini nella riforma della musica sacra e per la riviviscenza della tradizione musicale italiana.

A Barcellona, per l'attuazione di un progetto europeo, alcuni musicologi stanno lavorando sull'epistolario di Felipe Pedrell e l'esperta Anna Godoy Lopez sta ricostruendo il rapporto tra il grande musicista spagnolo e Tebaldini, anche attraverso le numerose lettere di quest'ultimo conservate nella Biblioteca de Catalunya.
La Scuola di Dottorato in Storia e Critica dei Beni artistici, musicali e dello spettacolo dell'Università degli Studi di Padova sta per pubblicare il saggio di Pierluigi Gaiatto (prematuramente scomparso nel 2008) "Della tradizione" musicale. Giovanni Tebaldini ‘riscrive' Giovanni Gabrieli.

Presso la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia - costantemente impegnata nella giusta riconsiderazione di Tebaldini - sono in stampa gli atti dell'Incontro di studio Candotti, Tomadini, De Santi e la riforma della musica sacra nella seconda metà dell'Ottocento, tenuto a Venezia nel 2008, comprendente tre interventi su Tebaldini, ed è in fase di definizione il Catalogo Tematico di tutte le sue opere musicali, già strutturato dal Dottor Gaiatto e completato dalla Dott.ssa Claudia Canella (supervisore il Prof. Lovato, Presidente del Comitato Scientifico della stessa Fondazione).
L'editrice Tactus Records di Bologna sta approntando un doppio CD con l'integrale per organo e le migliori opere per organo e voci (interpreti il M° Giulio Mercati e il Coro "Costanzo Porta" di Cremona diretto dal M° Antonio Greco).

Indubbiamente, a stimolare il processo di valorizzazione di Tebaldini ha contribuito l'intenso lavoro del Centro Studi e Ricerche a lui intitolato, che gestisce anche il sito www.tebaldini.it - costituito dalla Provincia di Ascoli Piceno nel 2002 - concepito come edizione online in progress.

10/05/2011





        
  



3+2=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)

Ascoli Piceno

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji