Canzian, l'assessore democratico dal volto buono, la persona sempre gentile e disponibile nei modi, che si trasforma in partigiano veterocomunista e si scaglia contro il Prefetto per rivendicare la proprietà della festa del 25 aprile, fa pensare al protagonista di un noto romanzo stevensoniano "Dott. Jakill and Mr. Hyde".

L'intervento a "gamba tesa" di Canzian contro il dott. Minunni ha sorpreso tutti.

Anche perché il Prefetto aveva - sulla scorta del clima unitario (apparentemente) instaurato dal 150° dell'Unità d'Italia - semplicemente auspicato che il 25 aprile fosse la festa di tutti gli italiani e non solo la riserva ideologica di qualcuno.
Chi ha rispettato il senso autentico della Festa della Liberazione è stato, dunque, Minunni.
Non certo Canzian il quale ha strumentalizzato l'intervento per finalità politiche riconducibili alle solite baruffe dell'attualità politica.

Canzian dovrebbe avere più rispetto per le tante vittime che ci furono e - proprio come ha dichiarato il Prefetto di Ascoli - gioire del fatto che tanti italiani hanno preso coscienza del sacrificio da quei patrioti che combatterono contro l'occupazione tedesca.
Tanti italiani avrebbero voglia di celebrare nel modo più opportuno questa ricorrenza, senza prendere questa ricorrenza come un'adesione al partito comunista.

L'atteggiamento di Canzian è dunque l'espressione più autentica di quel risentimento che allontana la possibilità di una piena e serena celebrazione del 25 aprile. Festa di Tutti e non solo di alcuni.
La festa del 25 aprile dovrebbe essere il momento più alto e toccante delle celebrazioni storiche della nostra amata Patria, dovrebbe essere una giornata che insegni alle giovani generazioni, quanto male fanno i regimi totalitari, quanto la negazione della libertà sia un atto indegno per un Popolo come quello Italiano.

Sarebbe bello, che il prossimo anno tutti gli schieramenti politici potessero essere fieri di manifestare una data tanto importante per la storia d'Italia, proprio con lo spirito che il Prefetto, al quale va la nostra solidarietà, ha notato nei sentimenti del Popolo Italiano e che ha voluto ricordare nel discorso per le celebrazioni del 25 Aprile.

I Consiglieri Comunali PDL Mirko Petracci e Matteo Fioravanti