Subito un tavolo verde per lagricoltura
Ancona | E la richiesta di Confagricoltura Cia e Copagri Marche come risposta immediata ai gravi danni creati dalle alluvioni di questi giorni nella regione.
Paolo Petrini
Un tavolo verde che aiuti gli agricoltori colpiti dalla calamità a ricostruire le politiche agricole nella regione: è l'invocazione sentita e preoccupata lanciata dalle associazioni marchigiane di Cia, Confagricoltura e la Copagri all'indomani dell'alluvione che ha distrutto buna parte del territorio agricolo marchigiano.
Le tre associazioni chiedono pertanto alla regione Marche un incontro da tenersi al più presto per capire come e dove ricavare i fondi adeguati per sostenere gli operatori di un settore in profonda crisi a prescindere dall'alluvione di questi giorni. Regione che del resto non ha fatto attendere la sua azione: "Diamo pieno appoggio alla richiesta per la predisposizione dello stato di calamità avanzata dall'assessore Paolo Petrini al Ministro Galan - dicono i rappresentanti delle organizzazioni - e quando esprime l'auspicio che per le Marche venga predisposto, come già accaduto per il Veneto, un sostegno finanziario adeguato per far fronte all'emergenza".
In linea con le dichiarazioni di Petrini la Cia, Confagricoltura e Copagri hanno ribadito alla Regione la necessità di creare una sinergia di forze per reperire tempestivamente i fondi e far fronte al finanziamento per l'emergenza del settore agricolo.
Secondo il quadro delineato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori i danni, al momento, superano i 200 milioni di euro in tutta Italia, buona parte causati proprio nelle Marche: il maltempo ha devastato campagne, interi raccolti sono andati distrutti, così come aziende e strutture agricole allagate.
Si sono verificati inoltre smottamenti di terreni coltivati, nonché problemi negli allevamenti con capi di bestiame morti e dispersi. Migliaia di agricoltori marchigiani quindi si trovano oggi in una situazione di assoluta emergenza.
52 zone allagate, 113 persone allontanate dalle proprie abitazioni, 43 località prive di elettricità e 70 strade non transitabili o parzialmente transitabili, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile della Regione Marche "Troppo spesso si pensa a tagliare risorse anche e soprattutto al settore primario, conseguenza diretta è che quando capitano emergenze come quelle attuali si è poi costretti a richiedere ulteriori finanziamenti, un controsenso anche economico oltre che un profondo disagio umano.
L'agricoltura va sostenuta prevenendo i disagi e non accorgendosi di essa solo quando si è di fronte all'emergenza", hanno concluso i rappresentanti di Confagricoltura, Cia e Copagri delle Marche.
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04/03/2011
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