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Chiesto il blocco urgente della commercializzazione di Ritalin® e Strattera®

Roma | Secondo gli esperti "la distribuzione di questi psicofarmaci ai bambini, così com'è stata prevista, è lesiva degli interessi e della salute dei bambini italiani". Con "Giù le Mani dai Bambini" oltre 240.000 addetti ai lavori del settore salute.

"Giù le Mani dai Bambini"® - il più rappresentativo comitato italiano per la farmacovigilanza in l'età pediatrica, che consorzia 125 associazioni - muove contro il Ministero della Salute e l'Agenzia Italiana del Farmaco: Ieri è stato depositato un ricorso con procedura d'urgenza al TAR del Lazio chiedendo un provvedimento d'immediata sospensione della distribuzione in commercio di Ritalin ® (metilfenidato, prodotto da Novartis) e Strattera ® (atomoxetina, prodotto da Eli Lilly).

E' la prima volta che una Onlus italiana si oppone ad una delibera d'introduzione in commercio di uno psicofarmaco. "Non temiamo questo confronto, perché ricorrendo al TAR ci schieriamo a favore degli interessi dei bambini italiani - ha dichiarato Luca Poma, portavoce nazionale di "Giù le Mani dai Bambini" - mentre l'AIFA continua con quest'approccio lacunoso e scientificamente discutibile a fare di fatto gli interessi delle case farmaceutiche, le quali trarranno grande beneficio dall'introduzione in commercio anche in Italia di questi potenti psicofarmaci.

Il nostro desiderio non è che queste molecole non siano disponibili - ha concluso Poma - bensì che i protocolli che ne regolano la somministrazione siano davvero sicuri ed a prova di abuso: così non è, ed all'AIFA lo sanno bene, ma continuano a fare orecchie da mercante". Il Prof. Claudio Ajmone, dell'Osservatorio Italiano per la Salute Mentale, ha dichiarato: "queste molecole, per come verranno somministrate, sono pericolose per la salute dei bambini: sopprimono un sintomo, ma a fronte di rischi gravissimi". Federico Bianchi di Castelbianco, noto psicoterapeuta dell'età evolutiva, dichiara: "con questi protocolli, nella migliore delle ipotesi andranno a sedare dei sintomi di bambini con disagi del comportamento, non risolvendo però alcun problema vero, e nella peggiore delle ipotesi interverranno su bambini sani che non hanno alcun bisogno di queste terapie, con esiti ovviamente disastrosi".

Dall'Università di Roma "La Sapienza" commenta Emilia Costa (1^ Cattedra di Psichiatria): " le procedure di diagnosi per come vengono proposte sono del tutto carenti, ed inoltre il dibattito in seno alla comunità scientifica sull'origine e sull'esistenza di queste sindromi è ancora aperto, e l'approccio è estremamente prudente: non si comprende come i funzionari del Ministero possano sostituirsi a buona parte della classe medica decidendo loro cosa è opportuno e cosa no per la salute dei bambini". Dario Forasassi, a capo del team di legali che ha predisposto il ricorso, conclude: "gli estremi per una pronuncia del TAR ci sono tutti: per statuto, l'Agenzia Italiana del Farmaco deve tutelare il diritto alla salute pubblica, e con questa delibera non lo tutela affatto". Il ricorso al TAR verrà presentato ai giornalisti alla Sascha Hall di Firenze sabato 05/05 h 10:30 a margine di un convegno per la presentazione del libro "Giù le Mani dai Bambini: dalla salute dei bambini al marketing del farmaco".

03/05/2007





        
  



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