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Convegno sul turismo religioso a Loreto con il Ministro dei Beni Culturali

| ANCONA - Spacca chiede a Rutelli di far inserire Loreto nel patrimonio Unesco. Il vicepresidente del Consiglio: “Marche, radice culturale del popolo italiano”.

Loreto e Recanati dovrebbero essere considerate patrimonio culturale dell’Umanità attraverso il riconoscimento da parte dell’UNESCO. E’ quanto ha chiesto oggi il presidente della Regione, Gian Mario Spacca al Ministro dei Beni Culturali e vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli nel corso del convegno sul turismo religioso “ Le Marche, le vie dei pellegrini, tra tradizioni, risorse e progetti”, svoltosi a Loreto presso il “Centro Giovanni Paolo II”.

Spacca ha spiegato che la Regione Marche sta avviando le procedure per la richiesta ufficiale di questo importante riconoscimento da parte dell’organismo internazionale ed è convinto “della forte attenzione del Governo nazionale verso la nostra regione, testimoniata oggi dalla presenza del vicepresidente del Consiglio.“

Insieme a tale richiesta, il Presidente della Regione ha sottoposto all’attenzione di Rutelli altri due progetti rilevanti e coerenti con la tradizione culturale e del turismo religioso nella nostra regione, sui quali si sta investendo e lavorando: il Monachesimo nelle Marche, itinerari tematici per valorizzare la miriade di abbazie, eremi e monasteri che costellano il nostri territorio e le Celebrazioni nel 2010 della V Centenario della morte di Padre Matteo Ricci, “una figura che onora la tradizione culturale italiana, venerata in Cina, unico straniero sepolto nella città proibita di Pechino.” “Sarà un grande evento- ha aggiunto Spacca- che vorremmo promuovere anche in quella terra d’oriente”.

Il presidente ha ricordato, inoltre, quanto la Regione abbia fatto per il recupero del patrimonio culturale danneggiato dal sisma del ‘97 per riportarlo alla fruibilità: 525 milioni impiegati, riferiti a 1062 fabbriche, di cui 801 interventi ultimati e di questi in 496 edifici destinati al culto. Ben il 44 %, quindi, delle risorse finanziarie è stato destinato al patrimonio culturale ecclesiastico. “ Uno straordinario bacino di riferimento per il turismo religioso- ha sottolineato- per il quale vale la regola del plurale Marche: tanti turismi per i quali è necessario non solo promuovere, ma sviluppare forte sensibilità e imprenditorialità avanzata per saper offrire un’accoglienza speciale. Molti progressi sono stati fatti ma altrettanti vanno compiuti. In tal senso la giunta regionale ha tracciato un percorso concreto con la nuova legge sul Turismo, esempio a livello nazionale di organicità e di innovazione in questo settore.”

Un elogio della legge regionale sul Turismo e per l’organizzazione del convegno al vicepresidente della giunta regionale, Luciano Agostini anche da parte di Francesco Rutelli che concludendo i lavori del convegno ha parlato di Marche “come radice culturale del nostro popolo e luogo che ha il privilegio di riassumere i caratteri del nostro Paese, una civiltà unica al mondo con due poli formidabili come Loreto e Urbino. Quando posso – ha detto tenendo in mano un opuscolo con l’immagine di Fonte Avellana- faccio volentieri il testimonial delle Marche, perchè basterebbe guardare questa foto per capire il significato e la storia di questa terra: semplicità e grandezza.

Qui nelle Marche è possibile ritrovare la bellezza del viaggio come ricerca di un’armonia interiore in un mondo frammentato e diviso. “Qualità dell’accoglienza – ha poi aggiunto- non significa solo qualità ed eccellenza nella fascia alta dell’ospitalità, bensì saper accogliere tutti, ricchi e meno abbienti, giovani e anziani, coniugando i vari settori, anche imprenditoriali che qui nelle Marche hanno dimostrato di sapersi risollevare dalle crisi, come il calzaturiero che riguadagna posizioni nei mercati puntando alla qualità.

” Rutelli dopo aver illustrato il progetto del Ministero sulla riscoperta e valorizzazione della Via Francigena a cui partecipano anche le Marche, ha poi espresso grande apprezzamento per la collaborazione già instaurata e consolidata tra le istituzioni civili e religiose marchigiane per l’organizzazione di “Agorà dei giovani” e per sviluppare il turismo religioso, dimostrazione reale di destagionalizzazione dell’offerta turistica e segmento che ha come finalità autentica l’interesse pubblico.

12/03/2007





        
  



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