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Il Ciauscolo alla conquista dell'IGP

Ascoli Piceno | Tra qualche tempo anche il nostro "Ciauscolo" si fregerà di un importante riconoscimento

di Luigina Pezzoli


È stata infatti richiesta l'Igp, ovvero l'Indicazione Geografica Protetta per questo prodotto tipico del nostro territorio che, nel frattempo, ha ottenuto la protezione transitoria. A darne notizia è la Cia di Ascoli, la Confederazione Italiana degli Agricoltori la quale informa che, in attesa del via libera definitivo da  parte della Commissione europea, il ministero delle Politiche agricole,  alimentari e forestali ha concesso per il ciauscolo la protezione  transitoria (il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale).  Assieme a questo prodotto tipico delle province di Ascoli, Macerata e  Ancona, anche l'"Asparago di Badoere" delle province di Padova, Treviso e Venezia è attualemtne sottoposto allo stesso iter per il riconoscimento dell'Igp. 

La Cia, in particolare, precisa che il nostro Paese detiene a livello europeo la leadership in fatto di Dop (Denominazione di origine protetta) e di Igp (Indicazione geografica protetta) con 155 prodotti, superando di gran lunga la Francia, seconda in classifica, e la Spagna. «Si tratta indubbiamente di un riconoscimento meritato - spiega Tonino Cioccolanti, Presidente della Cia provinciale - per un salame caratteristico ottenuto con una ricetta e una tecnica di lavorazione che si sono tramandate di generazione in generazione. A caratterizzarlo è infatti proprio la particolare composizione dell'impasto di carne, in special modo la percentuale di grasso, ma anche la macinatura di tipo fine, le specifiche tecniche di lavorazione, nonché l'ambiente particolarmente umido».

Anche noto come il "salame che si spalma", il ciauscolo fa derivare il suo nome da "ciabusculum", ossia piccolo cibo o piccolo pasto, spuntino consumato a piccole dosi, fedelmente con la tradizione contadina, negli intervalli tra la colazione e il pranzo e tra il pranzo e la cena. Le consolidate tecniche e metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura attuate per l'ottenimento del "Ciauscolo" sono infatti direttamente riconducibili alla sapiente tradizione delle popolazioni contadine e rurali del territorio Piceno e oggi, come un tempo, i processi di lavorazione continuano a caratterizzare questo salame tipico del nostro territorio.

08/12/2006





        
  



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