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La Giunta regionale visita le strutture sociosanitarie di Osimo

| OSIMO - Spacca e Mezzolani al Filo d’Oro: “Esempio della solidarietà dei marchigiani”.

“Una testimonianza della coesione e della solidarietà dei marchigiani nei confronti delle fragilità più profonde della comunità”. Tutto questo rappresenta La Lega del filo d’oro di Osimo, secondo il presidente della Regione. Gian Mario Spacca ha visita la sede in località Santo Stefano, nell’ambito degli incontri avuti dall’amministrazione regionale con le istituzioni sociosanitarie della città. Accompagnato dall’assessore alla Sanità, Augusto Mezzolani, Spacca è stato ricevuto dal vice sindaco Stefano Simoncini, dal presidente del Filo d’Oro, Mario Trapanese, dal direttore Rossano Bartoli, che lo hanno accompagnato in una visita alla struttura.

Contestualmente gli assessori regionali Marco Amagliani e Loredana Pistelli si sono recati presso la Casa di riposo “Padre Bambozzi”, mentre Ugo Ascoli e Gianni Giaccaglia sono andati alla Fondazione Recanatesi, dove – in entrambi i centri – erano presenti amministratori comunali. La Giunta regionale si è successivamente riunita presso il Grimani Buttari, dove ha tenuto la seduta settimanale. Il presidente Trapanese e il direttore Bartoli hanno illustrato a Spacca i progetti in cantiere. La Lega del filo d’oro, costituita nel 1964, ha sede legali in Osimo, dove opera un Centro di riabilitazione riconosciuto dalla Regione Marche per sordociechi e pluriminorati psicosensoriali che permette il ricovero a utenti provenienti da tutta Italia, con retta di degenza a carico delle Aziende sanitarie di residenza. Ha una capacità operativa di 56 posti letto, a tempo pieno, e 15 a degenza diurna. Assicura anche prestazioni ambulatoriali e domiciliari.

La Lega opera, poi, a livello nazionale, con altre cinque sedi territoriali: Milano, Roma, Napoli, Ruvo di Puglia (BA) e Modena. Dall’estate 1996, a Milano, è in funzione una comunità alloggio per persone adulte con sordocecità acquisita. Altre iniziative sono in corso con la Puglia e la Sicilia. Tra le varie questioni sollevate agli amministratoti regionali, i responsabili del Filo d’oro hanno auspicato un sollecito trasferimento dell’attività osimana nella nuova struttura realizzata dall’Asur Zona 7 Ancona attraverso la riconversione dell’ex Ospedale Muzio Gallo di Osimo, con 80 posti letto, oltre a 15 degenze diurne.

Il progetto di ristrutturazione, inserito nella programmazione regionale fin dal 1990, è stato in parte realizzato e sono in corso le procedure per la ripresa dei lavori: “A breve – ha detto Bartoli – dovrebbe essere indetta la nuova gara”, dopo che venerdì scorso è stato firmato il nuovo accordo, definita la copertura economica e attivata la prevista richiesta del parere tecnico. “La Regione Marche – ha confermato Spacca – ribadisce il proprio sostegno alla struttura: un esempio di come l’integrazione sociosanitaria, perseguita anche nel nuovo Piano sanitario regionale, sia qui, in Osimo, un esempio concreto”.

L’impegno per i più deboli, per le fragilità più dirompenti, “non può lasciare indifferenti le istituzioni – ha sottolineato Mezzolani – che trovano da esempi come questo il segno più tangibile della coesione della comunità marchigiana”. Del legame inscindibile tra la Lega del filo d’oro la città ha parlato il vicesindaco Simoncini: “A Osimo la solidarietà è un elemento caratterizzante. La Regione, oggi, ha avuto l’opportunità di visitarla nella parte più intima, forse meno conosciuta, ma decisamente più autentica”. Un grazie al lavoro svolto dagli operatori del Filo d’oro è venuto da un rappresentante dei genitori, di origine Toscana e residente (come molti altri) nelle Marche, per stare vicino al figlio: “Date dignità ai nostri ragazzi. Questa esperienza poteva nascere solo nelle Marche”.

18/12/2006





        
  



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