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Finanziaria 2007: Unci, potenziare funzione socio-economica dell’imprenditorialità cooperativa.

| ROMA - Per l’Unci la previsione, nella Finanziaria 2007, secondo cui le imprese saranno tenute a destinare il 50% del TFR all’Inps non risulta adeguata perché rende difficile il decollo della previdenza complementare.

L’attuale Disegno di Legge Finanziaria, imperniato sulla sinergia di tre condivisibili linee direttrici, crescita, risanamento dei conti ed equità sociale e territoriale, dovrebbe potenziare la funzione socio-economica dell’imprenditorialità cooperativa attraverso congrui strumenti normativi. Il ruolo della cooperazione è stato ampiamente riconosciuto nelle Sedi più autorevoli, e dal Parlamento con l’ODG 9/1475/59 approvato dalla Camera dei Deputati, nella seduta del 3 Agosto 2006, che oltre a riconoscere l’importante valore aggiunto delle imprese cooperative per la crescita del Paese, impegna il Governo, che l’ha accolto, a potenziare strumenti quali la legge n. 49 del 1985 e la legge n. 127 del 1971.

Questo il giudizio espresso dall’UNCI – Unione Nazionale Cooperative Italiane – nel corso dell’audizione di questo pomeriggio, presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, concernente l’attività conoscitiva preliminare all’esame dei documenti di bilancio per il 2007-2009, alla quale è intervenuto il Segretario Generale, Sara Agostini. Secondo la Centrale Cooperativa, vista la capacità del sistema mutualistico di assolvere agli obiettivi nazionali di necessità di agganciare i mercati, è prioritario migliorarne il quadro normativo mediante misure idonee, quali:
- riduzione graduale dell’IRAP, per le cooperative a mutualità prevalente e abolizione per le cooperative sociali, per consentirne una migliore patrimonializzazione e un adeguato svolgimento della funzione sociale verso la collettività;
- aumentare la dotazione del Foncooper per il finanziamento delle attività d’impresa cooperativa previste dalla L. 49/1985, con uno stanziamento di 80 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2007-2008-2009, destinandone il 10,9% alle Regioni che non hanno ancora adeguato i loro Statuti (Sicilia e Valle d’Aosta) e trasferendo la restante quota in applicazione del Dlgs 112/98;
- incrementare la quota di risorse destinate alla Legge n.127/71, finalizzata alla formazione di quadri cooperativi destinati alla ricerca, all’innovazione e quindi alla competitività. Il precedente Esecutivo aveva pressoché azzerato le risorse destinate a queste misure nell’ambito del relativo capitolo di spesa. Sarebbe, infatti, prioritario un incremento di 20 milioni di euro dello stanziamento previsto nel relativo capitolo di bilancio – cooperative e loro consorzi;
- realizzare una legge di finanziamento (Legge n. 488/92) rivolta al sostegno delle imprese cooperative con un’attribuzione di risorse pari ad almeno il 20% del Fondo Rotativo Nazionale, tale previsione non comporterebbe alcun onere per il bilancio dello Stato;
- escludere, confermando l’attuale aliquota del 12,5%, il prestito sociale, strumento fondamentale di realizzazione dei principi mutualistici dall’applicazione dell’aliquota di tassazione al 20% prevista per le rendite finanziarie. Una diversa previsione andrebbe a colpire una delle modalità di autofinanziamento del sistema cooperativo e di prevenzione della sottocapitalizzazione.

In via secondaria, poi, per l’Unci ulteriori misure dovrebbero riguardare: l’IRES, la detassabilità dell’utile mutualistico, con l’applicazione per tutte le cooperative a mutualità prevalente degli stessi benefici fiscali delle cooperative sociali, a prescindere dal settore di attività, al fine di permettere la patrimonializzazione; i Fondi Mutualistici, l’aumento dell’apporto delle imprese cooperative ai questi Fondi, attraverso cui, senza costi aggiuntivi per lo Stato, finanziare le attività di formazione, ricerca e innovazione cooperativa. Si chiede, infatti, che il 10% del Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, previsto dall’art. 114 del Disegno di Legge Finanziaria venga apportato ai Fondi Mutualistici, al fine di realizzare tali scopi di risanamento a favore delle cooperative; gli Studi di Settore, inapplicabilità degli Studi di Settore per le società cooperative a mutualità prevalente, in quanto tale requisito non è attualmente condizione sufficiente per la suddetta escludibilità poiché è previsto per le cooperative che esercitano attività solo in favore dei soci, armonizzando, così, la normativa fiscale con quella civilistica.

Per l’Unci la previsione, nella Finanziaria 2007, secondo cui le imprese saranno tenute a destinare il 50% del TFR all’Inps non risulta adeguata perché rende difficile il decollo della previdenza complementare. Il TFR rappresenta una componente restituibile al lavoratore che non può essere oggetto di investimento da parte dello Stato. Il mancato inserimento, poi, rispetto alla precedente Legge finanziaria, del cinque per mille a sostegno del volontariato, della ricerca scientifica e sanitaria, dell’università e delle attività sociale comporta non solo una perdita notevole per il no profit, tra cui le cooperative sociali, ma il mancato proseguimento di programmi ed iniziative che sono state già progettati e che, ora, rischiano di non decollare. Ed inoltre, per i Fondi previsti nella Finanziaria 2007, quali il Fondo per la competitività e lo Sviluppo, il Fondo per le aree sottoutilizzate, il Fondo speciale per il ricambio generazionale e lo sviluppo nel settore agricolo ed agroalimentare, dovrebbe essere destinata una percentuale non inferiore al 10% al settore cooperativo, contribuendo, in tal modo, allo sviluppo globale dell’economia nazionale senza alcun onere aggiuntivo per lo Stato. Infine, occorre non dimenticare la situazione di disagio nella quale si trovano migliaia di cooperative sociali a causa dei ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni. Queste imprese svolgono un ruolo fondamentale nell’applicazione dei principi di solidarietà sociale sanciti nella Costituzione ed hanno dato un contributo fondamentale alla razionalizzazione del sistema socio-sanitario del nostro Paese.

09/10/2006





        
  



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