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Giovani FI, parole Cardinale Scola contribuiscano ad aprire serio dibattito

| ANCONA - L'istruzione si fonda ancora su una visione centralista e statalista. E' necessario, invece, rendere la scuola sensibile alle sollecitazioni che arrivano dalla società.

Il monito del cardinale Scola dovrebbe contribuire all'apertura di un dibattito serio e pacato sullo stato dell'educazione nel nostro Paese. Un dibattito che non può essere rimandato, proprio alla luce della direzione intrapresa dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, che oltre ad aver inserito la dizione "pubblica istruzione", attraverso la sospensione del decreto sulle sperimentazioni, ha mortificato l'autonomia scolastica. Corrisponde oggettivamente a verità che la libertà di educazione in Italia e' fortemente limitata.

L'istruzione si fonda ancora su una visione centralista e statalista. E' necessario, invece, rendere la scuola sensibile alle sollecitazioni che arrivano dalla società. Ed e' proprio nella realizzazione della piena libertà di educazione che va inquadrato il superamento dei vincoli normativi, come ad esempio il valore legale dei titoli di studio, che limitano sia una piena autonomia e un alto livello qualitativo nei diversi livelli di istruzione, sia la piena libertà di scelta delle famiglie e degli studenti.

La piena libertà di educazione contribuisce a rendere una società più libera. Le reazioni della sinistra sono chiaramente dettate da pregiudizi di natura strettamente ideologica. Argomenti come l'educazione, fondamentali per il futuro delle nuove generazioni, richiedono forti dosi di coraggio, la capacità di leggere i cambiamenti senza lenti ideologiche e l'intelligenza politica nel trovare formule che coinvolgano chi, come gli studenti, vive la scuola quotidianamente.

L’analisi lucida e laica del cardinale Scola ci incoraggia nel portare avanti la nostra proposta per il superamento del valore legale del titolo di studio. Come giovani di Forza Italia stiamo elaborando in questi giorni, infatti, un “manifesto” per un modello di istruzione libero, autonomo e meritocratico, che pone come base da cui partire la sostituzione del valore legale con altre forme di accreditamento. Siamo fermamente convinti che oggi la valutazione debba essere fatta attraverso la certificazione delle competenze e non per titoli di studio.

20/07/2006





        
  



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