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Il giallo sui Domenicani

| TERAMO - Nessuna risposta al Sindaco Gianni Chiodi dal Superiore Generale dei Domenicani, P. Carlos Alfonso Azpiroz Costa. Nessuna risposta alle centinaia di firme raccolte ed all’invito ufficiale del Vescovo D’Addario.

di Nicola Facciolini

Per la difesa del Convento dei padri Predicatori, era sceso in campo insieme al Vescovo Vincenzo D’Addario, anche il Sindaco di Teramo Gianni Chiodi per scongiurare la ventilata chiusura del convento di San Domenico nel Quartiere Santo Spirito. Prevista entro giugno 2006, come da provvedimento ufficiale non ancora ratificato, almeno fino a qualche giorno fa. Ma il doppio “giallo” della possibile mancata visione della lettera datata 26 Agosto 2005, a firma del Primo Cittadino, è davvero pesante da digerire. Chiodi si era rivolto al Maestro dell’Ordine Domenicano, P. Carlos Alfonso Azpiroz Costa, manifestando in due missive lo stato d’animo dell’intera città in merito alla notizia “dell’inattesa decisione presa dai competenti Superiori dell’Ordine di privare la nostra Città e l’intero Abruzzo della presenza e dell’azione pastorale dei Religiosi Domenicani”.

Una decisione che il Sindaco auspicava “solo progettuale e non irrevocabile”. Nella lettera Chiodi sottolineava il crescente appello lanciato dalla stampa, dai cittadini e dalle associazioni. “Si può comprendere che forse tale decisione non sia stata presa con leggerezza – aggiungeva Chiodi - ma si osa pensare che essa non abbia tenuto conto del grave danno che verrà in campo spirituale, morale e culturale alla nostra città, che considera i padri domenicani un punto di riferimento indispensabile; tale decisione, se confermata, troverebbe in me e nei miei concittadini il sapore amaro di una cocente delusione”.

Il giallo della ratifica di alcuni gironi fa, si abbatte sulla città, lasciando sgomenti gli stessi Domenicani. Il Sindaco nella missiva elencava le attività pastorali e culturali promosse ed animate a Teramo dai padri Domenicani: la Scuola di Politica, la cura diretta del movimento Scout, la gestione e la direzione dei corsi di catechesi per adulti ed intellettuali, l’apprezzata Corale polifonica e liturgica, l’aiuto che viene costantemente prestato alle Parrocchie della Diocesi ed altre iniziative religiose.

Il Sindaco Gianni Chiodi, sempre per sottolineare lo spirito di profonda integrazione tra comunità domenicana e città di Teramo, ricordava che “questa Civica Amministrazione, nel non lontano anno 1999 ha conferito, unico tra i vari Ordini Religiosi, al Rev. P. Benedetto Carderi, con solenne cerimonia, la cittadinanza onoraria”. Chiodi, pertanto, rinnovava la sua richiesta, lanciata con la missiva al Superiore generale dei Domenicani, “affinché la dolorosa decisione venga riesaminata e rinviata sine die ad un tempo che ci auguriamo non arrivi mai”. Il sindaco Chiodi nella lettera invitava ufficialmente P. Carlos Alfonso Azpiroz Costa a visitare la nostra Città e l’antico convento. Vogliamo sperare in un ritardo postale e/o nella mancata visione delle missive ufficiali del Sindaco e del Vescovo di Teramo-Atri. Indagheremo sui fatti con dovizia di particolari.

23/10/2005





        
  



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