Dopo anni di assenza la DC ritorna nell’aula consiliare della Provincia, con il cambio di denominazione del gruppo UDC, sottoscritto dal Segretario Prov. Raffaele Tassotti e dal Consigliere Livio Botticelli.

E’ un ritorno accolto con favore anche da diversi consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione i quali hanno chiesto a Tassotti le ragioni di tale scelta che può sintetizzarsi in poche parole.

Innanzi tutto è rinata la DC, con i suoi valori e i suoi ideali che molti altri rivendicano ma che pochi mettono in pratica. Per Tassotti poi c’è stata la delusione di un partito, l’UDC, che invece di crescere e progredire come ci si aspettava, ha iniziato a perdere pezzi sempre più significativi; dapprima Sergio D’Antoni di Democrazia Europea, poi Rotondi, Cutrufo, Catone ecc., ed oggi addirittura il Segretario del partito Follini si dimette, lasciando a pochi mesi dalle elezioni un partito acefalo, con tanti profeti ma senza una guida.

Nella nuova Democrazia Cristiana la pari dignità e il rispetto non sono vane asserzioni, ma un modo di essere e di agire, e la ricerca del bene comune l’obiettivo primario cui adeguare metodi e comportamenti.

Il Segretario Prov. Tassotti, nella nuova carta intestata, quale messaggio di presentazione, ha fatto stampare un invito pressante del Pontefice Benedetto XVI che recita: “I cattolici devono assumersi sempre più le proprie responsabilità nella società, in particolare nel campo dell’economia e della politica, con un senso morale alimentato dal Vangelo e dalla dottrina sociale della Chiesa”. Questo è il motore del pensare e dell’agire dei nuovi Democristiani.