La mostra di Manzù è la più visitata dell'estate: 3500 i visitatori
| ANCONA - Un successo alla Mole Vanvitelliana con il Mito di Ulisse
di Andrea Carnevali
Manzù
La mostra dedicata a Manzù è stata la più visitata della stagione estiva. Le presenze sono state 2000 fin al 31 agosto. La stagione piovosa di questanno ha facilitato la visita allevento culturale e larrivo di turisti in vacanza da Sirolo, Numana, Senigallia, Pesaro e San Benedetto alla Mole Vanvitelliana. Allinaugurazione del 23 luglio hanno partecipato ben 1.500 visitatori.
Del resto la rilevanza delle opere ha suscitato anche linteresse di giornalisti nazionali, i critici, esperti d'arte, insegnanti e docenti di accademie. Tuttavia, anche se la mostra ha aperto i battenti in piena estate, ha partecipato un pubblico molto colto composto da giovani studiosi e intellettuali da molti parte dItalia.
La mostra dal titolo Manzù: lavventura di Ulisse rimane in corso fino al 6 novembre. Per rendere più accessibile il lavoro di comprensione delle opere di Manzù sono state organizzate visite guidate gestite dal Museo Statale Omero.
Del resto la rilevanza delle opere ha suscitato anche linteresse di giornalisti nazionali, i critici, esperti d'arte, insegnanti e docenti di accademie. Tuttavia, anche se la mostra ha aperto i battenti in piena estate, ha partecipato un pubblico molto colto composto da giovani studiosi e intellettuali da molti parte dItalia.
La mostra dal titolo Manzù: lavventura di Ulisse rimane in corso fino al 6 novembre. Per rendere più accessibile il lavoro di comprensione delle opere di Manzù sono state organizzate visite guidate gestite dal Museo Statale Omero.
Le opere esposte alla Mole Vanvitelliana documentano compiutamente il percorso artistico di Giacomo Manzù dal 1940 fino alle ultime opere. La mostra, che, si snoda attorno al mito di Ulisse, è dedica al grande maestro.
Alla mostra ci sono molti sculture famose, ma anche alcuni meno note; si individuano i temi a lui più quali temi i famosi Cardinali dal 40 fino a quelli degli anni 80; alle opere dedicate allaffascinante moglie Inge Schabel alcuni tra i più bei busti di Inge, alle sedie con frutta, con tralci di vite, alla Tebe in poltrona, alla Tebe sulla sedia. Profonda la stimolo culturale che Manzù ha verso il Papa Giovanni XXIII un legame spiratale e singolare - con il quale è riuscito a mediare i diversi valori della quotidianità, con la propria tradizione contadina, ma non ha mai nascosto amori e affetti come elementi forti della vita.
Un personaggio da scoprire in una miriade di sfaccettature, dunque, al quale Ancona rende omaggio con una mostra che in più ha la particolarità di essere dedicata a chi vede in modo diverso ed ha fatto dellesperienza tattile un modo nuovo per conoscere le cose della terra. Indiscussa è la fama di Giacomo Manzù quale uno dei maggiori scultori europei del XX secolo accanto a Moore, Calder, Giacometti, Marini e Chillida.
Alla mostra ci sono molti sculture famose, ma anche alcuni meno note; si individuano i temi a lui più quali temi i famosi Cardinali dal 40 fino a quelli degli anni 80; alle opere dedicate allaffascinante moglie Inge Schabel alcuni tra i più bei busti di Inge, alle sedie con frutta, con tralci di vite, alla Tebe in poltrona, alla Tebe sulla sedia. Profonda la stimolo culturale che Manzù ha verso il Papa Giovanni XXIII un legame spiratale e singolare - con il quale è riuscito a mediare i diversi valori della quotidianità, con la propria tradizione contadina, ma non ha mai nascosto amori e affetti come elementi forti della vita.
Un personaggio da scoprire in una miriade di sfaccettature, dunque, al quale Ancona rende omaggio con una mostra che in più ha la particolarità di essere dedicata a chi vede in modo diverso ed ha fatto dellesperienza tattile un modo nuovo per conoscere le cose della terra. Indiscussa è la fama di Giacomo Manzù quale uno dei maggiori scultori europei del XX secolo accanto a Moore, Calder, Giacometti, Marini e Chillida.
Levento è promosso e organizzato dal Museo Omero in collaborazione con lo Studio Copernico di Milano e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Ancona e con il contributo di Regione Marche e Provincia di Ancona. Sono stati organizzati, inoltre, visite guidate, serate di approfondimento e laboratori rivolti ad ogni tipologia di pubblico. I temi didattici per le scuole sviluppati sono stati: per le scuole è Seguendo il filo della memoria
tra le sculture di Manzù; Giacomo Manzù: i suoi maestri, i suoi amici
; Porto in salvo dal freddo le parole
Viaggio tra scultura e poesia; Manzù è Ulisse. Memorie di un viaggio e viaggi di Memorie [Info: biglietteria tel.071.52569 - e-mail didattica@museoomero.it www.museoomero.it].
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24/09/2005
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