Pronte per le prossime settimane e in particolare per il mese di settembre, iniziative pubbliche di informazione organizzate dal Sincobas di Ascoli sulla riforma del TFR (trattamento di fine rapporto) e sul decreto governativo che ne consentirebbe, forse già in autunno il trasferimento nei fondi pensione privati.

 

“Occorre rompere il silenzio che circonda l’argomento – dice il coordinatore provinciale Andrea Quaglietti – silenzio voluto anche dai sindacati confederali, per far sapere ai lavoratori di tutti i comparti cosa si sta preparando alle loro spalle. Il progetto prevede il meccanismo del silenzio/assenso, e cioè in pratica il fatto che chi non negherà il proprio assenso entro sei mesi, si vedrà tolta la liquidazione, che verrà trasferita in qualche oscuro fondo pensione, con tutti i rischi finanziari che si possono immaginare. I lavoratori devono opporsi a questo programma, perché in caso contrario rischiano di vedere svanire o ridurre drasticamente la loro buonuscita e tutti i diritti acquisiti in tanti anni di lavoro e sacrificio.”

 

Secondo il Sincobas poi, è necessario boicottare i fondi privati anche per favorire un ritorno ad un sistema pensionistico pubblico universale e solidale, che garantisca a tutti un’anzianità dignitosa. “Con la politica della decontribuzione degli ultimi anni – sostiene ancora Quaglietti – si sono prodotti effetti devastanti e che da domani, potrebbero portare un operaio, un impiegato ad avere solo il 30 % dei contributi previdenziali coperti dall’INPS, mentre il restante 70 % dovrebbero pagarselo di tasca propria, limitando ancora il proprio reddito e il proprio tenore di vita. Tutto ciò è inaccettabile e deve essere fermato. Il Sincobas – conclude il coordinatore provinciale – oltre ad informare sulla riforma tutti coloro lo vorranno, ha anche e già predisposto dei moduli prestampati per agevolare l’opzione di tutti quei lavoratori che non vorranno affidare la liquidazione all’incertezza dei mercati finanziari.”