"Reactive Skin", mostra su Thomas Herzog
Ascoli Piceno | L'inaugurazione della mostra sul noto architetto è fissata per il prossimo 9 giugno presso il Polo S. Agostino.
di Stefania Mistichelli
If we understand the envelope of a building as its skin, which protects the interior zone gainst
climatic influences and which, at the same time, takes advantage of the potential of these influences, then we can create a sheltered, controllable space.
As a consequence, the surrounding conditions become a resource and do no longer represent the force of nature, which we have to fight.
Moreover, we also learn that the envelope may become a "reacting skin", a process,
which could continue towards improving the indoor climate and may open up wide possibilities for changes.
Thomas Herzog
Tratto dal catalogo della mostra:
Massimo Perriccioli, Monica Rossi reacting skin, Kappa, Roma , 2005
L'opera di Thomas Herzog è nota da molti anni in tutto il mondo: la sua attività progettuale ha trovato numerosi momenti celebrativi in mostre personali allestite in vari paesi europei, in Cina, in Giappone, in Messico e negli Stati Uniti e le sue architetture sono oggetto di continua attenzione da parte delle principali riviste internazionali di architettura; il suo lavoro è stato inoltre più volte premiato con importanti riconoscimenti tra cui la prima edizione del Premio "Mies van der Rohe" nel 1981.
Sembrerebbe quindi superfluo riproporre nuovamente i suoi lavori se non si evidenziasse il
particolare carattere di questa iniziativa. La mostra e questo volume che l'accompagna intendono presentare una parte piccola ma significativa dell'opera dell'architetto tedesco relativa alle case
unifamiliari e ad alcuni quartieri residenziali realizzati nell'arco degli ultimi trent'anni.
La scelta del tema dell'abitazione, nelle sue forme isolate e aggregate, deriva da almeno due ragioni.
La prima riguarda la centralità assunta dalle problematiche ambientali nella riflessione teorica e progettuale di Herzog; il suo particolare approccio ai temi dell'architettura solare ha trovato proprio nell'architettura residenziale il terreno più fertile per sperimentare nel tempo l'impiego di principi, prodotti, tecnologie e sistemi innovativi, in vista della loro applicazione ad edifici di maggiore dimensione e complessità.
La seconda ragione si riferisce alle finalità dell'iniziativa: la mostra ha un dichiarato intento didattico e divulgativo.
Essa si rivolge in primo luogo agli studenti delle scuole di architettura e di design italiane e a quei giovani architetti che cominciano a cimentarsi con questa complessa e affascinante "arte utile"; osservare e analizzare i progetti presentati, in virtù della scala e della dimensione contenuta che li caratterizza, potrà essere un'attività straordinaria che consentirà un apprendimento diretto e reale della ricerca progettuale del maestro tedesco.
Essi potranno entrare così in sintonia con la sua sensibilità e maestria, riconoscendo nel suo approccio alla complessità del progetto contemporaneo ed alle problematiche riferite all'uso in architettura delle energie rinnovabili, un possibile atteggiamento da coltivare e perseguire nelle proprie personali esperienze formative e progettuali.
I testi che compongono questo volume intendono evidenziare solo alcuni temi di indagine e di
riflessione del lavoro di Thomas Herzog che potranno costituire interessanti chiavi di lettura per
coloro che vorranno accostarsi consapevolmente e criticamente alla sua architettura e alla profonda cultura e sensibilità ambientale che ne costituiscono il fondamento teorico ed operativo.
Thomas Herzog, uno dei più importanti architetti contemporanei, è autore di numerosi progetti dalla piccola scala alla scala urbana e territoriale.
La sua ricerca progettuale si caratterizza per una spiccata sensibilità ai temi della sostenibilità ambientale ed in particolare allimpiego di energie rinnovabili. Pioniere dellarchitettura solare è stato nel 1996 lestensore ed il primo firmatario della Carta Europea per lEnergia Solare in Architettura e in Pianificazione Urbana.
La mostra, che sarà inaugurata in anteprima il prossimo 9 giugno ad Ascoli Piceno presso il Polo S. Agostino, ha carattere itinerante e sarà allestita in altre città italiane ed europee. Sono esposti dieci tra progetti e realizzazioni riguardanti il tema dellabitare sostenibile, dalle prime case unifamiliari degli anni 80 ai più recenti quartieri solari.
La mostra, costruita sulla base di materiali grafici e fotografici originali provenenti dallo studio Herzog+Partner di Monaco di Baviera, è accompagnata da un catalogo dei progetti in italiano e inglese dei progetti curato per loccasione dal prof. Massimo Perriccioli della facoltà di Architettura di Ascoli Piceno e dallarch. Monica Rossi.
Massimo Perriccioli, dallintroduzione al catalogo della mostra Reacting skin:
La ricerca progettuale di Thomas Herzog punta ad individuare, mediante scelte tecnologiche innovative ed espressive al tempo stesso, un equilibrio dinamico tra le ragioni dellarchitettura e le ragioni dellottimizzazione del risparmio energetico, in sinergia tra tecnica, contesto e architettura. Le sue opere non si impongono mai al luogo in cui sorgono ma, concepite come sistemi leggeri, aperti e adattivi, cercano di interagire con esso: non è, dunque, la struttura a svolgere un ruolo primario nella costruzione ma è linvolucro, dinamico e mutevole, a stabilire relazioni con le specifiche condizioni locali, reagendo in maniera flessibile alla variabilità dei fattori ambientali.
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07/06/2005
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