La quinta edizione della regata velica Civitanova-Sebenico e la riorganizzazione dell’ufficio di rappresentanza nella città croata sono stati i principali temi al centro dell’incontro avvenuto ieri a Sebenico tra i rappresentanti delle due realtà.

Una delegazione composta dall’assessore comunale al Turismo, Sergio Marzetti, dal presidente dell’Assonautica di Macerata Mario Volpini, dal vice presidente nazionale della stessa associazione, Paolo Del Buono, da Mauro Pagnanini (Ex:it, azienda speciale della Camera di Commercio) e da Giovanni cittadini, in rappresentanza del Club Vela, si è infatti recata in visita istituzionale presso il comune croato gemellato con Civitanova dal 2002.

Per quanto riguarda la regata internazionale, che si svolgerà quest’anno dal 30 giugno al 3 luglio, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, dell’Assonautica e del Club Vela, che costituiscono le anime dell’organizzazione a livello locale, hanno incontrato i responsabili del circolo nautico di Sebenico e le autorità portuali croate per fare il punto sull’organizzazione della manifestazione. Secondo quanto riferito dall’assessore Marzetti, la Civitanova-Sebenico, divenuta ormai un appuntamento fisso nel calendario delle manifestazioni estive, si arricchirà quest’anno di alcune novità. Il tradizionale “bastone” che si svolge nelle acque di Sebenico dopo la regata vera e propria, vedrà infatti la partecipazione anche di una ventina di imbarcazioni impegnate proprio in quei giorni nell’“Appuntamento in Adriatico”. Non solo: a rendere ancora più vivace l’evento sportivo sarà la gara degli “optimist”, che vedrà impegnati i velisti più giovani.     

Ma l’incontro tra le delegazioni dei comuni “gemelli” è servita anche ad affrontare la questione relativa all’ufficio di rappresentanza di Sebenico. Inaugurato nel 2001 come show room a disposizione degli imprenditori locali, di fatto esso non è stato mai utilizzato appieno. “Ciò – spiega l’assessore Marzetti – a causa di una serie di motivi, su tutti la congiuntura economica di questi ultimi anni che non ha permesso agli operatori economici di poter destinare molte energie alla promozione dei loro prodotti al di là dell’Adriatico”.

Ora sembra che da entrambe le parti ci sia la volontà di riorganizzare quella struttura, alla quale, ricorda ancora Marzetti “il Comune di Civitanova diede vita con la collaborazione della Ex.It e di diverse associazioni”.

“Già durante l’incontro svoltosi a Palazzo Sforza lo scorso novembre, quando una delegazione croata fece visita alla nostra città – continua l’assessore Marzetti – le due Camere di Commercio interessate si impegnarono a verificare i presupposti per poter attuare una reale riorganizzazione di quello spazio, anche sulla base della collaborazione offerta da parte degli operatori di settore. Secondo quanto emerso dall’incontro di ieri (vi hanno partecipato, oltre a Marzetti, Volpini e Pagnanini, il sindaco di Sebenico Neda Klaric e rappresentanti di diverse associazioni di categoria croate, ndr) – aggiunge – oggi questi presupposti risultano esserci, grazie anche allo sviluppo economico al quale sta assistendo la città croata.

Auspichiamo pertanto che si possa mettere presto mano al potenziamento dell’ufficio di rappresentanza, che oggi più che mai appare in grado di attirare l’interesse dei nostri imprenditori. Tutto ciò – conclude Marzetti - potrà avvenire grazie all’impulso della Camera di Commercio e della Ex.It, che più di ogni altro soggetto hanno in mano il polso della situazione per quanto concerne la situazione economica del nostro comprensorio”.

Alla parte istituzionale della visita si è affiancato anche uno spazio dedicato all’arte: alla trasferta a Sebenico ha preso parte, infatti, anche l’architetto Marco Pipponzi, uno degli autori del progetto di restauro della chiesa di San Francesco di Civitanova Alta. Il Comune, come noto, intende utilizzare l’edificio, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione, anche come museo multimediale. Considerato che qualcosa di simile è già stato realizzato proprio a Sebenico, il professionista incaricato dell’opera ha avuto modo, nell’occasione, di farsi una propria idea in merito.