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25 aprile a Macerata

| MACERATA - Tanti i cittadini presenti tra loro anche molti bambini e ragazzi che, hanno assistito all'intera cerimonia tenendo in mano bandierine tricolori distribuite dal Comune e dalla Provincia.

25 aprile: un momento della cerimonia

L'attualità del significato del "25 aprile" a sessant'anni dalla definitiva sconfitta del nazifascismo e la difesa di quei valori di libertà e di pace ora racchiusi nella Costituzione nata dalla Resistenza sono stati i temi della celebrazione del 60° anniversario della Liberazione che, a livello provinciale, si è svolta a Mogliano per iniziativa congiunta di Provincia, Anpi e Istituto storico della Resistenza, con la collaborazione del Comune.

La cerimonia si è aperta con la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti, in piazza Garibaldi, da parte del presidente della Provincia Giulio Silenzi, del Sindaco Silvano Ramadori e del vice prefetto vicario di Macerata, Anna Maria Valentini, ed è poi proseguita con gli interventi dello stesso primo cittadino, dello storico Evio Hermas Ercoli, del presidente dell'Anpi, Enzo Berardi, per concludersi, infine, con l'orazione ufficiale tenuta dal presidente della Provincia.

Silenzi ha compiuto una approfondita riflessione sull'attualità del '25 aprile', "una data storica ed una festa di popolo". "Il senso e l’attualità della data che oggi celebriamo - ha detto il presidente dell'Amministrazione provinciale - possono essere raccolti in tre punti fondamentali: il ricordo riconoscente ed indelebile di chi conquistò anche per noi la libertà, pur a costo della vita; il valore assoluto della libertà ed il rifiuto perpetuo dei regimi totalitari e della guerra; la positività di trovare punti d’incontro e di solidarietà nelle Istituzioni e nella civile convivenza. Tre concetti - ha concluso Silenzi - essenziali, ma attuali ed importantissimi che ci fanno dire senza nessuna retorica che oggi celebriamo una ricorrenza di tutti gli italiani e che con tutti gli italiani vogliamo condividere il nostro permanente amore per la Democrazia, per la Libertà, per la Pace".

Il carattere provinciale della manifestazione è stato sottolineato anche dalla presenza dei Gonfaloni dei Comuni di Civitanova Marche, Macerata, Montelupone, Potenza Picena, Pollenza, Recanati, Tolentino, Urbisaglia e dalla presenza in forma ufficiale dei sindaco del capoluogo di provincia, Giorgio Meschini, nonché di amministratori degli altri Comuni intervenuti. Erano inoltre presenti il senatore Mario Cavallaro,  rappresentanti  della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dirigenti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, di associazioni partigiane, combattentistiche e del volontariato sociale.

L'orazione ufficiale del Presidente della Provincia è stata preceduta da un breve saluto del presidente provinciale dell'ANPI, Berardi, che si è soffermato sulla necessità di difendere la Costituzione, "custode" dei principi di libertà e democrazia nati dall'antifascismo e dalla Resistenza.

Un ricordo puntuale e documentato delle lotte partigiane nel maceratese è stato l'intervento del professore Ercoli. Lo storico maceratese ha ricostruito episodi della lotta di Liberazione nel territorio di Mogliano, riferendo nomi di caduti per la Libertà e di protagonisti dei tragici mesi tra l'estate del '43 e la primavera del '44. Molti dei documenti citati da Ercoli sul contributo dato dai moglianesi alla Resistenza sono inediti e presto - ha annunciato il sindaco Ramadori - saranno pubblicati a beneficio soprattutto dei più giovani.

Tra i tanti cittadini presenti in piazza, anche molti bambini e ragazzi della scuole che, con grande compostezza, hanno assistito all'intera cerimonia tenendo in mano bandierine tricolori distribuite dal Comune e dalla Provincia.

26/04/2005





        
  



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