“Andremo avanti con lo sciopero fin a quando l’azienda non tornerà a discutere con noi sull’adeguamento delle retribuzioni ai turnisti.” Lo afferma il coordinatore provinciale del Sincobas, Andrea Quaglietti, che questa mattina, insieme ad altre decine di dipendenti dello stabilimento Manuli Rubber di Ascoli, ha incrociato le braccia per un ora, manifestando davanti i cancelli dell’importante fabbrica operante nel settore gomma e plastica.

“Lo sciopero, di un ora per turno è stato indetto da tutte le sigle sindacali presenti, confederali  e di base – spiega Quaglietti – ed è iniziato già da qualche giorno, per protestare contro la proposta offensiva dell’azienda, che vorrebbe aumentare il salario degli operai di soli 5 euro al mese. L’orario con i turni del 6 per 6, sulle 24 ore giornaliere e per sei giorni consecutivi la settimana è già in vigore da 13 anni, e da allora la retribuzione dei 500 lavoratori sottoposti a questa turnazione pesante, e con carichi di lavoro sempre più grandi, è rimasta la stessa, e ciò nonostante gli utili fatti dal Gruppo negli ultimi anni.

 Per questo motivo, oltre che recuperare almeno una parte della perdita del potere d’acquisto dovuta all’inflazione pazzesca di questo periodo, il Sincobas ha chiesto un adeguamento delle buste paga, e di almeno 90 euro al mese. Per il momento – continua Quaglietti -   dirigenti della Manuli non ci hanno risposto, ed hanno invece scoraggiato i numerosi precari interni (50 persone, con contratti a tempo da 4-5 anni a questa parte) a partecipare all’agitazione. Ma noi proseguiremo la nostra azione, con la solidarieà degli impiegati, e forse anche ampliando le forme di lotta e astensione da lavoro, fino a quando l’azienda non tornerà al tavolo delle trattative sull’argomento in questione.”