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Corso elementare di scacchi alla scuola media “M.D’Azeglio”

Ascoli Piceno | Un corso per valorizzare gli aspetti formativi del carattere ed educativi.

Esistono varie teorie di dove e quando gli scacchi furono inventati ma l'ipotesi più accreditata pone il luogo d'origine in India. Antichi poemi persiani descrivono infatti un antico gioco da tavolo, lo Chatrang, che sembra avere dei tratti in comune con il moderno gioco degli scacchi. Questi stessi poemi definiscono il gioco persiano del Chatrang come derivato da un gioco ancor più antico e di provenienza indiana, lo Chaturanga. Ritrovamenti archeologici di antichi pezzi dello Chaturanga avvenuti nel 1972 nell'Uzbekistan del Sud fanno risalire quindi la data di nascita del gioco a circa il II° III° secolo dopo Cristo. Comunque la diffusione del nuovo gioco fu rapida anche grazie ai mercanti ed ai carovanieri dell'epoca.

Con il trascorrere del tempo il nome e le regole dell'originale Chaturanga cambiarono in vari modi e secondo la regione di adozione. Il gioco si pensa che sia arrivato nell'Impero romano già nel II o III secolo d.C. tramite i legionari tornati in patria dopo le lunghe guerre combattute in terre d'oriente, forse proprio in Persia. Nel XVI secolo gli scacchi raggiunsero un periodo di grande fulgore e nacquero i primi famosi giocatori. Specialmente l'Italia divenne la culla di campioni che i mecenati ed i regnanti di tutte le corti si contesero, organizzando tornei e sfide con ricchi premi.
Un gioco antichissimo che ora viene proposto come progetto per alunni delle scuole medie che ne facciano richiesta.

Si tratta di un “corso elementare” di scacchi organizzato dalla scuola media “M.D’Azeglio” destinato a sedici alunni della stessa scuola, curato da Marco Poli, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Circolo Scacchistico Ascolano”.
Il corso di dodici incontri pomeridiani, per un totale di 24 ore, ha per fine l’insegnamento del gioco degli scacchi nella scuola ed è mirato a valorizzare gli aspetti formativi del carattere ed educativi.

“Ritengo molto interessante questo corso – ha dichiarato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gianni Silvestri – e ben volentieri l’abbiamo sostenuto, concedendo un contributo, perché l’apprendimento della tecnica di gioco rappresenta un mezzo privilegiato per l’acquisizione di una corretta osservazione, analisi, sintesi di tutti gli elementi disponibili e determina nella competizione condizioni di sviluppo del pensiero logico. Del resto il gioco degli scacchi è stato inserito dal Ministero della Pubblica Istruzione nel progetto più complessivo di “Sport e Scuola”.”

11/02/2005





        
  



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